Singularidades de uma rapariga loira (Manoel de Oliveira, 2009)

Che si traduce come Eccentricita' di una giovane ragazza bionda, ed e' una deliziosa operetta morale dell'ultracentenario regista portoghese.

E' curioso come si avvicini, nel linguaggio, agli ultimi lavori di Eric Rohmer: come Rohmer, Oliveira dimostra un grazioso distacco dalla gioventu' contemporanea che prova a rappresentare. Si viene cosi' a generare una curiosa discrasia temporale che mischia in forma libera usanze e costumi appartenenti a diverse epoche.

Il protagonista viaggia in aereo e usa gli euro, e pero' si comporta come un gentiluomo d'altri tempi, nemmeno sfiorato da modi e stili contemporanei.

Come Bernardo Soares di Pessoa, e' anch'egli un contabile. Il quale si invaghisce di una giovane che vede affacciarsi (con un ventaglio cinese, particolare che accentua la ricercata confusione di tempi) alla finestra di fronte al proprio ufficio.

Per lei lascera' il lavoro e partira' per Capo Verde in cerca di fortuna. Ma quando finalmente i due saranno vicini al matrimonio, qualcosa accade...

Film freschissimo e contemporaneamente di sapore classico (mi ha ricordato, oltre a Rohmer, le atmosfere surreali di Bunuel).

Non ho idea se verra' distribuito in Italia, ma i lettori di Londra lo trovano all'Istituto di Arti Contemporanee.

Commenti

Marco Reina ha detto…
Il film e' una deliziosa opera morale dell'ultracentenario regista portoghese.
Se dovessi dargli un sottotitolo direi: "Ovvero, non e' tutto oro cio' che luccica".
Diffidate delle apparenze, badate alla sostanza; la bionda del titolo non e' quella che sembra, il burbero zio del protagonista non e' cosi' come pensiamo possa essere...
Sottoscrivo con forza il tuo invito a vedere la pellicola.
artemisia ha detto…
Uh che bello, esattamente il tipo di film che piace a me, lo cerco subito.
Fabio ha detto…
Marco -

Cogli molto bene l'essenza del film, laddove io mi ero soffermato soprattutto sul linguaggio.

Un sentito ringraziamento all'Istituto di Arti Contemporanee, che ancora una volta sfida il mainstream e il suo irritante escapismo, e ci regala un piccolo film che rimarra'.

E a te, perche' la condivisione come sai e' per me importantissima.

Arte -

Parla un linguaggio rilassato e profondo, sobrio e essenziale, di grande eleganza, che sono certo ti piacera'.
lophelia ha detto…
confesso che l'unica volta che ho tentato di vedere un film di de Oliveira sono uscita a metĆ  annoiata a morte (La valle del peccato, durata 3 ore)
Fabio ha detto…
Lophelia -

Quello non lo vidi. Questo e' decisamente digeribile e dura solo poco piu' di un'ora.

A proposito di durata dei film, numero delle pagine dei libri, minutaggio dei dischi, devo dire che ho un debole per un editing fatto con cura, che elimina le parti non necessarie.

Questo non sempre avviene, e quando non succede a volte mi ritrovo a pensare che l'autore si crogioli nell'autoindulgenza, non considerando il tempo limitato dei fruitori dell'opera.

Ci sono esempi chiarissimi nella videoarte, ma anche in certi curatori di mostre che sembrano pagati nella misura in cui riempiono sale su sale di schizzi e appunti che l'artista probabilmente aveva dimenticato in un cassetto per sbaglio al momento del decesso.

La Tate e' fantastica in questa necrofiliaca operazione.
Anonimo ha detto…
OT
leggo finalmente il blog dopo un sacco di tempo (=da quando il server aziendale mi blocca l'accesso) e scopro che mi sono perso le tue vacanze e un paio di puntate di PM.
Peccato, almeno per PM posso rimediare scaricando il file.
ciao
Auro
Fabio ha detto…
Bentornato! Avevo sentito Bob appena arrivato, poi sono partito non siamo riusciti a combinare questa volta. L'idea era quella di coinvolgerti, poi l'incontro e' saltato causa la mia partenza per la Germania (un po' improvvisa, mi hanno offerto un passaggio in macchina all'ultimo momento).

Se sei in giro e disponibile verso fine agosto pero' si puo' ritentare.
Anonimo ha detto…
Ho visto solo due o tre film di De Oliveira, il migliore dei quali credo si intitolasse "Un film parlato", questo dalle atmosfere davvero surreali alla BuƱuel, e con un finale magnifico. Q.
Anonimo ha detto…
sono a casa/lavoro tutto agosto, fatti vivo quando torni in Italia che ci vediamo
Auro
Fabio ha detto…
Qohelet -

Quello non l'ho ancora visto, ma mi sono andato a vedere il trailer adesso e dev'essere una meraviglia. Con John Malkovich, Catherine Deneuve, Stefania Sandrelli, Irene Papas, tutti attori che amo.

Grazie per il consiglio.

Auro -

Sai che non trovo piu' la tua mail? Mi scrivi alla mail del lavoro se vedi questo messaggio?

Cosi' prendiamo accordi, e' troppo che non ci si vede.