[1325] Anteprima Prospettive Musicali

Domenica 21 ottobre ascolteremo musiche di Matthew Dear, Keith Jarrett, Michael Jackson, Dans Les Arbres e Arianna Savall.

Prospettive Musicali, settimanale di altre musiche di Radio Popolare, va in onda tutte le domeniche alle 22.35 in FM 107.600 e sul web.

(Nonostante in questi giorni sul tema sto ricevendo circa una mail ogni mezz'ora dalla segreteria della radio, mi sono sempre dimenticato di aggiornare questo post. Lo faccio adesso. In radio e' in corso la campagna abbonaggio. Se potete, contribuite a mantenere l'informazione di Radio Popolare libera e indipendente. Grazie!).

Commenti

Marco Reina ha detto…
Ecco, molto piu' interessante questa soluzione con numero ed a fianco un titolo.
Le parole dicono cose che i numeri non immaginano neppure.
Fabio ha detto…
E pero' a volte le parole non sono necessarie. Facciamo un po' e un po', senza troppe regole. Che tanto le regole in questo blog durano poco.

La numerazione mi piace perche' mi fa pensare a un percorso continuo. Quando qualche giorno fa London Calling ha compiuto otto anni, sono andato a curiosare nel passato di questo blog.

Ho letto vecchi post e commenti, e alcuni mi hanno emozionato ancora.

Ho capito di condividere, ad anni di distanza, ogni parola che ho e abbiamo scritto. E che stiamo costruendo, post dopo post, commento dopo commento, una storia piccolissima ma collettiva, e quindi importante.
cameracentouno ha detto…
[...] numeri usati in modo cageiano.
Ci ho messo un po' a capire il significato. Che non so se poi ho veramente capito. Dimmelo tu.

Inizialmente ho pensato a un errore di battitura (sulla tastiera la C sta vicino alla V e sotto alla F, quindi forse voleva scrivere... boh? cosa voleva scrivere?).
Poi tento la via più semplice: ricerca su google, niente.
Allora ho provato a scomporre la parola: cage-iano.
Cage, sì come Nicolas Cage e... Segnali dal futuro.
Non potevi saperlo, ma mi piace l'enigmistica. E anche i disaster (movie).

Fabio ha detto…
In realta' io facevo riferimento a John Cage e alle sue composizioni che incorporavano elementi di casualita', e pero' sapevano mantenere un senso complessivo. Ma va benissimo anche la tua interpretazione :)
Marco Reina ha detto…
Invece, quando si scrive, le parole sono assolutamente necessarie.
Meglio "La Bella Estate" o romanzo numero x?
Meglio "Turn, Turn Turn" o disco numero 2?

La numerazione assolve uno scopo assolutamente autoreferenziale ("... un percorso continuo"; per forza e' il tuo! I post sono scritti SOLO da te; non hai collaboratori del blog) e non si cura del lettore; il titolo aiuta invece, me ed altri, a ricordare il post.

Scelta tua come tuo e' lo spazio: gli altri stanno nei commenti ed usano - come faccio io - i commenti per intervenire.
Quindi, si', cerca di sovvertire le regole ogni tanto, come e' vero che hai fatto in questi otto anni di vita della tua creatura.
Fabio ha detto…
Terro' certamente conto del tuo consiglio.

Questo spazio non lo ritengo affatto mio. E' anche mio, certo, ma senza il contributo tuo e di chi passando di qui ogni tanto lascia qui un'idea, non avrei certo resistito otto anni.

E solo non mi avete lasciato mai, per fortuna.
Anonimo ha detto…
Cambio argomento e ti chiedo dove si terra' il Sunday Club che e' nell'immagine del post...parteciperei a qualche manifestazione/evento questo weekend?

Elena
cameracentouno ha detto…
Ok, a John Cage non c'ero arrivata. Grazie comunque, perché me lo sono andata a cercare e ascoltare.

Al di là delle regole, delle scelte e del gusto personale per numeri o titolo, oppure numero+titolo, penso sia giusto continuare a tenere in vita la scrittura.
Penso sia ancora bellissimo scrivere post utili o inutili su un blog, anche solo per il gusto di indovinare chi risponderà e a volte anche cosa.
Pensare a chi penserà eccheppalle! ma anche a chi mi dirà la frase giusta che, ancora una volta, mi cambierà un po’ la prospettiva.
Penso sia troppo triste l'idea di un mondo in cui ci scambiamo quotidiani e velocissimi sms di saluto da cellulari, tablet e i.nvenzioni varie e mai un pensiero dal respiro più ampio e rallentato.
Claudia ha detto…
Ti ascolterò in streaming da Londra :)
Fabio ha detto…
Elena -

E' una foto che ho fatto al volo, camminando da Clerkenwell a Bethnal Green. Direi che potevo essere in Leonard Street e che il posto dovrebbe essere questo:

http://www.timeout.com/london/clubs/event/257634/sunday-club.

Parteciperei volentieri alla marcia di domani, ma saro' fuori Londra. Se ci vai, ci mandi un piccolo resoconto?

Cameracentouno -

Il mio professore di sociologia una volta ricordo che ci spiego' l'importanza di quella che chiamava in un suo saggio "cultura eccedente", intendendo con questo termine tutto cio' che leggiamo, vediamo, sentiamo, scriviamo senza che abbia un'utilita' pratica.

Non ci fu bisogno di convincermi: a me cio' che e' inutile (come questo blog) piace assai piu' di cio' che ha un'utilita'.

L'oggi mi piace piu' del domani, fare qualcosa che ci fa stare bene adesso molto piu' che costruire chissa' cosa.

Questa e' la filosofia che ha ispirato questi 8 anni di parole: fissare sulla carta (virtuale) un pensiero dal respiro ampio e rallentato.

Consapevolmente inutile per molti, ma quando si incontra chi questi messaggi in bottiglia li raccoglie, li legge e lascia un segno del suo passaggio, la gioia e' grandissima.

Claudia -

Mi emoziona molto sapere che vengo ascoltato anche nella mia citta', grazie.

C'e' questo senso di ritorno: una playlist che penso in una delle poche sere londinesi vuote, che poi a Londra (quindi a casa) ritorna.