I film dell'anno di London calling: # 1


BLUE JASMINE e' la storia di una rovinosa caduta, che e' insieme individuale e collettiva. Ed e' un film sulla nostra ostinata negazione della realta', sul nostro vivere di illusioni, di immagini, di finzioni che, come conseguenza inevitabile, alla realta' stessa ci portano a soccombere.

Attraverso il personaggio di Jasmine, moglie trofeo di un banchiere senza scrupoli, Woody Allen ci pone domande senza risposta.

Quale probabilita' abbiamo di cambiare davvero, imparando dai nostri errori e superandoli? O siamo forse invece condannati a ripeterli compulsivamente quegli errori, nel tentativo di replicare conflitti di insondabile profondita' (insondabile soprattutto a noi stessi) senza saperli risolvere?

Non c'e' redenzione in Blue Jasmine. Solo la cruda rappresentazione del crollo di un sistema valoriale che ha impietosamente mostrato tutta la sua vacuita'.

Un film di impressionante cupezza e, sotto la superficie apparentemente lieve, di enorme complessita'.

Commenti

Anonimo ha detto…
stavo pensando proprio a questo film, qualche giorno fa, dopo la visione di Un'altra donna (che non avevo mai visto)
Blue Jasmine ĆØ piaciuto molto anche a me.
hrundi v. bakshi
Fabio ha detto…
Lo vidi tanti anni fa. Mi sarebbe piaciuto rivederlo l'anno scorso, quando il British Film Institute ha dedicato una bella stagione a Allen, ma poi me ne dimenticai.

In compenso mi ricordai benissimo di andare a rivedere Manhattan, sullo schermo enorme del National Film Theatre 1. I 10 minuti iniziali di quel film, visti su grande schermo, restano una delle piu' emozionanti epifanie cinematografiche delle quali si possa fare esperienza.