Gli olivi, i fichi, i sorbi, i gelsi, i noci.



Da quando l'ho trovato citato in Divorare il cielo, mi e' venuta voglia di leggere Il barone rampante di Calvino. Cosi' l'ultima volta che sono tornato in Italia me ne sono procurato una copia uscita per gli Oscar Mondadori, con una bella foto di Ghirri in copertina.

Del libro mi piacciono le descrizioni degli alberi. Ogni albero ha una sua personalita', un suo carattere.

Gli olivi, per il loro andar torcendosi, sono a Cosimo vie comode e piane, piante pazienti e amiche, nella ruvida scorza, per passarci e per fermarcisi, sebbene i rami grossi siano pochi per pianta e non ci sia gran varietà di movimenti. 

Su un fico, invece, stando attento che regga il peso, non s’è mai finito di girare; Cosimo sta sotto il padiglione delle foglie, vede in mezzo alle nervature trasparire il sole, i frutti verdi gonfiare a poco a poco, odora il lattice che geme nel collo dei peduncoli. 

Il fico ti fa suo, t’impregna del suo umore gommoso, dei ronzii dei calabroni; dopo poco a Cosimo pareva di stare diventando fico lui stesso e, messo a disagio, se ne andava. Sul duro sorbo, o sul gelso da more, si sta bene; peccato siano rari.

Così i noci, che anche a me, che e' tutto dire, alle volte vedendo mio fratello perdersi in un vecchio noce sterminato, come in un palazzo di molti piani e innumerevoli stanze, veniva voglia di imitarlo, d'andare a star lassu'; tant’è la forza e la certezza che quell’albero mette a essere albero, l’ostinazione a essere pesante e duro, che egli s’esprime persino nelle foglie.

Commenti

Anonimo ha detto…
Il gelso è un albero bellissimo
Hrundi V. Bakshi
Fabio ha detto…
E' meraviglioso infatti. Come sono meravigliosi l'elegantissimo ulivo e il fico con quelle sue grosse foglie che sembrano volere proteggere i suoi frutti.

Gli alberi sono belli, simpatici e hanno carattere. Molti ci sopravviveranno, sfidando le intemperie, rinascendo ogni anno.