Il mio bagaglio a mano.
Ogni volta che torno a Londra, la mia mamma mi prepara due squisite torte, una di mandorle e una di verdure di stagione, e la mamma della Gio' un sacchetto di altrettanto squisite ciambelline fatte da lei, da portare con me.
E' un rituale che trovo bellissimo, per il quale sono e saro' sempre loro grato.
Quei cibi preparati in casa soddisfano oltre al palato la vista. Sono sempre un po' irregolari, sempre un po' diversi. Nel colore, nelle venature dovute alla cottura, oltre che nel gusto.
Le cose fatte dalle mani e non dalle macchine sono proprio belle. Nella loro irregolarita' ricordano la meravigliosa originalita' della natura. Trasmettono un senso di cura, di identita', di individualita'.
La tecnologia e' utile. Senza la tecnologia non potremmo conunicare in questo modo, ad esempio. Ma la tecnologia non ha nulla di bello. La tecnologia e' omologazione e standardizzazione, che sono l'opposto della bellezza.
Usiamola per quel tanto che serve, ma per fare esperienza della bellezza alziamo il nostro sguardo.
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