Venerdi’ 10 Dicembre 2004: Los Angeles plays itself

Serata piatta quella di Venerdi’, passata a vedere un documentario noioso su Los Angeles all’Istituto di Arti Contemporanee (sala 2, quella piccola, con soli 40 posti schiacciati contro lo schermo). Una specie di storia della metropoli californiana raccontata attraverso i film ambientati in quella citta’. Quasi tre ore, montaggio troppo veloce, voce e commento monotoni. Non capisco perche’ abbia avuto tanto successo quando e’ stato presentato al London Film Festival. Guardando il documentario pensavo a quanto superiore e’ il cinema europeo.

Unici ritagli davvero irresistibili:

1) la scena del pianoforte che vola dalle scale, da “The music box” (Laurel & Hardy). Stanlio e Ollio mi facevano ridere da bambino, mi fanno ridere adesso, mi faranno ridere sempre

2) i frammenti tratti da “Short cuts” di Altman, ispirato dai racconti di Carver, il suo film che ho preferito

3) le immagini tratte dai film realisti dei registi di colore, purtroppo relegate agli ultimi minuti del documentario.

http://www.ica.org.uk/index.cfm?articleid=13690

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