Qui ad Atlanta alterno l'ascolto di questa radio, che trasmette dal campus della University of Georgia, alla loro musica, che rappresenta cosi' bene la mia immagine stereotipata del Sud degli Stati Uniti.
Ma appena esco dal centro congressi del quale sono prigioniero la musica cambia, con le decine di neri incappucciati che aspettando la metropolitana muovono la testa a ritmo di hip-hop. La musica delle strade di Atlanta e' il gangsta rap direi (nonostante la radio del campus trasmetta grandi dosi di Fiery Furnaces, Dirty Three, Cat Power).
Commenti
Hip hop ruleZ, comunque. :-D
Credo che una parte dei neri incappucciati al college ci vada, e infatti alla radio del campus di hip-hop se ne ascolta abbastanza. Ottimo il fatto che la musica che trasmettono e' molto mischiata, senza confini di genere. Stasera invece ho cenato con un pubblicitario newyorkese (bianco) troppo simpatico, che ascolta solo musica nera. "I have sanitized my record collection and got rid of all the records of white musicians" mi ha detto. Devo assolutamente approfondire la mia conoscenza della black music, troppi segnali vanno in quella direzione. Mi fai da guida?
Pib -
A me invece tra le citta' americane che conosco Atlanta sembra la piu' neutra, senza una sua identita' precisa. Non mi ha molto affascinato (a differenza di Seattle, San Francisco, Chicago, New York). Ma forse non la conosco abbastanza bene. Al Flying Biscuit cerchero' di passare domani, grazie per il consiglio.
almeno il tempo è clemente!
Certo che ti faccio da guida nella musica black, ho già iniziato dalle soul singers di questi anni, no?
Per quanto riguarda strettamente l'hip hop, come dice Myriam i Neptunes/Nerd di sicuro (quelli di Pharrell Williams che si è finalmente liberato dei compari inutili e esce con una disco solista che io attendo molto). Poi Common, il primo disco di Ms Dynamite, Floetry, Missy Elliott, Guru, Kanye West che ora è *trendissimo* etc etc (per finire verso cose becere come Olivia, Kelis e Nelly vabbè :-).
No dai, e' come dire che parlare di musica italiana e francese e' fare del razzismo. Si tratta di manifestazioni culturali, e meno male che almeno quelle restano differenti e resistono all'omologazione.
Pib -
Purtroppo neanche quello. Piove da quando sono arrivato e' fa freddo (le temperature sono nei twenties, ma F, non C, quindi qualcosa attorno allo 0 termico). Insomma una delusione anche per quello. Ho il volo per Londra alle 18.40, magari provo a fare un salto al Flying Biscuit prima.
Kit -
In effetti tutta la serata passata con Dick e' stata fantastica. Memoria storica dell'arte newyorkese (Haring, Basquiat), un personaggio. Sulla black music so troppo poco, ma per quello che so la trovo un po' noiosa. Poi sai, molto e' dato anche dall'abitudine, da quello che si e' soliti ascoltare. E' solo che l'enfasi mi sembra troppo spesso sulla parola, meno sulla musica, che risulta a volte un accessorio. Non sempre, ovvio. E il tipo di "poesia" espressa e' per i miei gusti, un po' troppo poco personale (tutti i riferimenti alle posse e alla street culture mi toccano poco). Pero' le cose che mi hai portato meritano attenzione e piu' ascolti. Si' ecco fammi da guida. (Pero' basta attacchi a Antony sul tuo blog dai - vale anche per Irene).
L' r'n'b/hip hop di solito è meglio che non lo ascolti *davvero*, ma che ti lasci prendere dal ritmo e dal gusto dei suoni, e - nelle cose più innovative - dal fondersi di influenze e generi. Opinione personale ovvio.