Black guitar

Ieri davanti a casa e' comparso un altro cartello contro noi lavoratori non British. Questo dice Why so many Africans working in Government offices + council offices? Jobs for English now! Fortunatamente l'avevano gia' staccato dalla ringhiera alla quale era stato appeso e giaceva nella pioggia. Mi ha fatto piacere pulirmici la suola delle scarpe.

Come sempre accade, nei momenti di crisi i furbi la fanno franca e i deboli pagano per tutti. Invece di occupare Buckingham Palace e buttare finalmente in strada la vecchia vacca, i principini e la nobilta' parassita tutta, gli inglesi ancora una volta se la prendono con chi non ha nulla ed e' arrivato qui per cercare un po' di fortuna e felicita', lavorando onestamente.

I miei ascolti risentono di questo clima e si tingono di nero. Ascolto e riascolto le strepitose raccolte di rock psychedelico nigeriano pubblicate da Soundway e Analog Africa. Ma soprattutto in questi giorni sento un disco del 1974, realizzato non si sa come da un gruppo chiamato Chrissy Zebby Tembo & Ngozi Family.

Si intitola My ancestors, lo ha ristampato la spagnola Hummingbird Songs in sole 500 copie - distribuite nei miei 3 negozi preferiti del pianeta: Other Music di New York, Dusty Groove di Chicago e Sounds of the Universe di Londra - ed e' assolutamente irresistibile.

Chrissy Zebby Tembo era il batterista di un gruppo hard psychedelico dello Zambia, tali Scorpions, che poi cambiarono nome in Ngozi Family. Con quel nome incisero un album che e' l'equivalente africano di quello che possono essere stati gli immensi Mutantes per il suono carioca.

La Ngozi Family trasformava l'highlife, come se a suonarla fosse stato Hendrix in persona con una chitarra fuzz da due lire. La qualita' della produzione e della registrazione e' degna di una cassetta comprata al mercato di Lusaka e lasciata in macchina al sole per una settimana. Spettacolare, quindi.

Il brano che vi propongo e' la title track, ma in rete se ne trovano anche altri. Ascoltate anche Trouble maker con quel suono impossibilmente compresso da C60 dimenticata in cantina da 30 anni.

E poi, quest'oggi Engadina Television rende omaggio a Lux Interior e ai Cramps. Avevo 16 anni quando ascoltavo dalla mattina alla sera Songs the Lord taught us, alternandolo ossessivamente con Fire of love dei Gun Club. Adesso Amazon lo vende a 3 sterline e 98 e su Youtube qualcuno ha messo frammenti dello storico concerto al Napa State Mental Hospital.

Somebody told me that you people are crazy but I am not so sure about that dice invasato un giovane Lux Interior prima di attaccare una versione totalmente deragliata di The way I walk di Jack Scott...

Enjoy folks. Ci sentiamo Lunedi' per raccontarci il fine settimana.



Commenti

Anonimo ha detto…
giĆ !
Anonimo ha detto…
completely off topic...I play my RED guitar, it's the devil in the flesh, it's the iron in my soul...ok, vabbĆØ, pollice su per quei cramps e quei gun club...

^_^
Fabio ha detto…
Assolutamente non off topic Ivan. Il titolo del post mi e' venuto in mente proprio pensando al capolavoro di Brilliant trees, in my heart forever.