Post's not dead


Forse dovremmo condizionare a tutto questo il nostro ingresso nell'euro, affermare che non possiamo adottare la moneta di un continente che accetta un politico come Mr. Berlusconi mi diceva stamattina col suo accento distintamente Oxbridge il soft spoken dottor O'Doherty, il mio medico. Sono andato da lui per parlare della mia salute, e invece un po' come se fossi stato in un film di Moretti mi sono messo a raccontargli i mali del mio Paese.

Ieri sera invece ho partecipato alla riunione del gruppo induista che si riunisce vicino a dove lavoro, come ogni tanto mi capita di fare, impari sempre qualcosa, E i principi guida del lecturer di ieri mi sono proprio piaciuti : follow your passions, share happiness, live simply, give more, expect less. Ci sono cose che e' bello sentirsi ripetere, e cio' che preferisco del fatto di non credere in una religione specifica e' che puoi cogliere gli elementi che ti piacciono da tanti sistemi di pensiero diversi, e finire naturalmente per elaborarne uno che ti rispecchia.

Pensavo queste cose nel mio percorso attraverso le meditative e silenziose sopraelevate del Barbican, e arrivato a casa ho suonato un disco adatto al clima riflessivo che la lecture aveva suscitato, l'estratto del tour europeo di Loren Connors e Jim O'Rourke del 1997, appena pubblicato dalla Family Vineyard di Connors.

L'album si intitola Two nice catholic boys e lo sto ascoltando davvero parecchio in questi giorni. Jim O'Rourke non l'ho mai incontrato di persona, anche se mi sarebbe piaciuto molto. Nel periodo nel quale mi capitava di passare lunghi periodi a Chicago, il mio host era in genere David Grubbs. Lui e Jim si evitavano, a seguito dei dissapori che avevano portato alla rottura dei Gastr Del Sol, e quindi in quegli anni mi capito' di frequentare un po' tutti, dai Tortoise ai gruppi Skin Graft, tutti tranne proprio O'Rourke.

Sara' per questo che mi e' sempre sembrato un personaggio mitico. Tutti cosi' raggiungibili tranne lui, Jim O'Rourke, del quale tra l'altro ricordo che tutti parlavano con enorme rispetto. Jim O'Rourke ha fatto tutto, e tutto bene. Se ci pensate, non esiste un chitarrista piu' diverso da Loren Connors, che invece per tutti questi anni ha analizzato nei minimi dettagli un suono, sempre quello, entrandoci dentro con sempre maggiore profondita'. Per chi non fosse particolarmente famigliare con Connors, consiglio questa raccolta, che abbiamo del resto gia' ascoltato insieme a Prospettive Musicali. Due buoni entry points per conoscere Jim O'Rourke invece direi che potrebbero essere Bad timing o Upgrade & afterlife dei Gastr Del Sol (che invece personalmente mi ricordano troppo i tempi delle notturne Tropici e Meridiani).

Two nice catholic boys si compone di tre lunghe improvvisazioni, scrivendo delle quali Byron Coley su Wire ha usato non a vanvera il termine telepatia. Quando vennero realizzate, Jim e David avevano da poco pubblicato, per la loro Dexter's Cigar, uno dei capolavori di Connors, e Jim stava per produrre questa collaborazione tra Connors e Alan Licht, per cui immagino che i discepoli prediletti di John Fahey si frequentassero con buona regolarita'. Nel disco, i passaggi da muro sonoro elettrico a frammenti di silenzioso blues decostruito suonano fluidi e emozionalmente morbidi come raramente accade di ascoltare in un disco improv.

Non ho trovato in rete frammenti sonori di questa collaborazione, ma ho invece particolarmente apprezzato questo brano di grande atmosfera, suonato dal vivo a New York da Connors insieme a Licht.

Ci sentiamo questa Domenica a Prospettive Musicali, Radio Popolare Milano e Roma, alle 22.35.

Commenti

Anonimo ha detto…
mi ĆØ giunta voce che Jimbo si sia trasferito in Giappone, ma forse sono stupidaggini...

the gossipin' JC
Fabio ha detto…
Si' si' pare che sia in Giappone a studiare cinema. Da quando ha lasciato i Sonic Youth. Thurston dice che non si e' affatto stupito quando e' successo, perche' non riesce a vedere Jimbo fare la stessa cosa per troppo tempo.