Se mi lasci non vale

L'esperienza centrale del mio fine settimana (che si e' estesa fino alla cena di Domenica sera, durante la quale la mostra e' stata oggetto di una discussione durata credo almeno un'ora) e' stata la retrospettiva che la sempre superlativa Whitechapel Gallery ha dedicato all'artista visuale e scrittrice francese Sophie Calle.

Alcuni anni fa, mentre si trovava a Berlino per lavoro, Sophie Calle ricevette una ben poco cerimoniale e-mail, 25 - 30 righe in tutto che sembrano scritte in fretta, con il quale il fidanzato le annunciava che la loro storia era finita per sempre.

The heart of the idea was that I didn't know how to interpret that letter. Do I answer back? Do I beg him? Do I disappear? So I asked other women to tell me what they read, speaking with their vocabulary and their professional point of view. The answer is made of the accumulation.

E cosi' la perdita si trasforma. In qualcosa di emotivamente parecchio complesso. Le amiche e conoscenti dell'artista che ricevono in copia la mail (alla fine saranno in tutto 107, tra le quali Laurie Anderson, Carla Bruni e Peaches) la interpretano a modo loro. La analizzano, la commentano, la cantano, la danzano, la recitano, la mettono in musica.

I had to be clear with myself that it was not revenge. The project became better than my life with him, so once I saw the work's possibilities I began to pray that he wouldn't come back, even though I was still very much in love. He said that he he didn't like to be the victim of the idea but that he respected it, which I thought was very generous. Actually we became very friendly because of that.

Le 107 risposte sono diventate un'installazione, fatta di disegni, scritti, video, fotografie, addirittura un SMS. Un percorso attraverso l'intero spettro delle possibili risposte emotive: dolore, ironia, indifferenza, isteria. Una cantante di fado prima prova ad interpretare l'e-mail, poi si interrompe. Non c'e' poesia e serve poesia per un fado. Una letterata va alla ricerca di possibili richiami letterari, e ci trova Henry Miller e i Beatles. Ci sono analisi semantiche, traduzioni, racconti, interpretazioni lessicometriche, ermeneutiche, psicanalitiche, etnografiche, riduzioni a grafici e a fattori primi della comunicazione. Simpatia, pochissima.

Il piano superiore della galleria ospita lavori meno recenti, uno dei quali e' stato ispirato dallo scritto di Paul Auster Personal instructions for SC on how to improve life in New York City, nel quale lo scrittore newyorkese suggerisce di sorridere molto agli sconosciuti, portare con se' panini da distribuire a persone affamate e prendersi cura di un angolo abbandonato della citta'. Sophie Calle segue le istruzioni. Si assume la responsabilita' di rendere accogliente e sempre in perfetto ordine una cabina telefonica e di instaurare relazioni amichevoli con i suoi utenti. E prende nota di tutto...

Fino al 3 Gennaio alla Whitechapel Gallery di Aldgate East, e molto consigliata da Engadina Calling.


[Avviso ai naviganti: di Sophie Calle e di questa mostra parleremo Venerdi' 13 Novembre a mezzogiorno all'interno di Alaska, su Radio Popolare.

Commenti

ivan ha detto…
by the way, l'hai mai sentito questo?

tetine vs. sophie calle, samba de monalisa?

http://images.amazon.com/images/P/B000066BNX.01.MZZZZZZZ.jpg

:)
Anonimo ha detto…
Ma ĆØ la stessa installazione che fu presentata alla penultima Biennale di Venezia nel 2007 ? LƬ c'era persino la Litizzetto che leggeva la lettera d'addio del fidanzato piangendo mentre sbucciava cipolle in cucina.
Nicola

PS. Quanto all'esecrabile episodio contro Radio Popolare, ho letto un po' di articoli al riguardo. Secondo i neri la motivazione del gesto sarebbero

[...] le frasi giudicate offensive, della trasmissione Passatel di venerdƬ scorso, quando dai microfoni dell’emittente ĆØ partito un boicottaggio per il convegno organizzato da Casapound a Bergamo. Nella trasmissione — una sorta di bacheca radiofonica di annunci di compravendita — un ascoltatore ha messo "in vendita fasci di merda causa sgombero Casa Pound".

Al di lĆ  della provocazione dell'ascoltatore, certamente non geniale, un semplice interrogativo mi ĆØ sorto all'istante: ma i fascisti ascoltano Radio Popolare ?
Fabio ha detto…
Ivan -

Non lo conoscevo, ma mi attrae molto. Ho visto che ci sono copie tra gli usati. Consigli? (Aveva ragione Alba qualche giorno fa a sostenere che la tua conoscenza della musica e' enciclopedica).

Nicola -

E' la stessa, credo. Non sono sicuro che non abbia aggiunto qualcosa da alora, mi pare di aver letto che e' un work in progress. Il video della Littizzetto non mi sembra sia incluso nell'installazione alla Whitechapel, purtroppo.

Sul caso Radio Pop mi sono fatto la stessa domanda, rispondendomi che forse uno di loro ha ascoltato e ha riferito agli altri, ma poi chissa'.

Radio Popolare, dovessi giudicare dal numero di persone che in questi anni "mi hanno riconosciuto" nei contesti piu' vari (una volta durante un colloquio di lavoro!), la ascoltano proprio tutti.
ivan ha detto…
a me ĆØ piaciuto molto, come della stessa serie mi ĆØ piaciuto ed ho il cd di scanner, direi di sƬ anche perchĆØ ĆØ fuori catalogo!

ps.: mi ĆØ sfuggita 'sta cosa, ma AlbaRose l'ha scritto qui? allora dovrĆ² ringraziarla la prossima volta che la vedo, che potrebbe essere prima agli inizi di dicembre a milano...

:)
Fabio ha detto…
Ivan -

No, non qui, ma le ho chiesto di te quando l'ho vista qui a Londra settimana scorsa. Grazie per i consigli (Scanner sta vicino a casa mia, la prossima volta che lo vedo, come sempre in bici, glielo posso provare a chiedere direttamente :)

Lophelia -

Solo un giorno? Altrimenti provo a ricordarti che la tua visita a Londra e' molto overdue :)

Il concetto mi sembra lo stesso del tuo amico artista: sublimare un'emozione "lavorandoci sopra". Chi ha il dono di capacita' artistiche, credo superi molto meglio certe circostanze, perche' anziche' fuggire le affronta.

Questo, in sintesi estrema, e' quello che la mostra mi ha insegnato.
Fabio ha detto…
Lophelia -

Per errore avevo cancellato il tuo commento, pero' facendo un po' di freccine indietro l'ho recuperato, eccolo:

"finalmente grazie ad un giorno di ferie posso recuperare tutti gli ultimi post perduti...e come al solito ĆØ un magical mystery tour (over all: the museum of everything, le biografie degli artisti sono fantastiche)

Di questo lavoro di Sophie Calle ne ho letto, ma non l'ho visto. Mi piacerebbe, mi piace il senso di sublimazione, mi piace l'idea dell'arte che pur "di testa" mantiene il contatto col cuore come si diceva di recente.

Tempo fa un amico artista scoprƬ i tradimenti della sua fidanzata, e passarono insieme un dolorosissimo anno prima di riuscire a lasciarsi.
In quel periodo ogni sua opera era una forma della sua sofferenza, tra cui un "libro bianco" - un album di carta da pacchi in cui ogni pagina era ricamata con del filo bianco. Non avevo abbastanza soldi da fargli un'offerta adeguata se no lo avrei comprato, mi affascinava tantissimo l'idea di questo lavoro alchemico.

Il lavoro della Calle ĆØ diverso, ma mi pare che la componente della trasformazione di un sentimento ci sia. Lei ha coinvolto piĆ¹ reagenti.
In un certo senso ha fatto un'operazione di "ampliamento", come nella tecnica analitica junghiana.

ps: Fabio, Firenze dĆ  speranze sotto l'aspetto artistico-contemporane, spero di poter presto fare concorrenza ai tuoi post;)"
Anonimo ha detto…
Quanto alla notorietĆ  trasversale di Radio Popolare (e di te e del del tuo blog), ne ho avuto alcune conferme di recente: nuove conoscenze che mi hanno "segnalato" alcuni programmi della radio e persino Engadina Calling !
Nicola

Ps. Il mio pied-a-terre milanese ĆØ finalmente abitabile e il mio pendolarismo definitivamente concluso. Nelle more di una mia visita londinese sappi, caro Fabio, che anche durante le tue sortite meneghine ci si potrebbe incontrare, tuoi impegni permettendo.
Fabio ha detto…
Mi farebbe immenso piacere. Torno ancora per Natale, e se non lasci Milano a favore della capitale del pandoro, ci possiamo vedere allora.

Mi incuriosisce conoscere qualcosa in piu' sul tuo impatto con Milano. Ricordo i miei anni milanesi con grande nostalgia, ma forse si tratta di quella nostalgia che nasce dal ricordo selettivo. Rammento solo persone e situazioni belle, le altre credo siano state archiviate nella memoria da qualche parte inaccessibile.

Di fatto pero' a Milano mi sono sentito subito a casa, a Londra mi sembra di essere sempre in vacanza, una specie di trasferta lunga. Troppo grande e dispersiva per considerarla una casa.

Mi sono reso conto che passo un'insana quantita' di tempo a parlare di Milano quando sono qui e di Londra quando torno a Milano....
Anonimo ha detto…
Perche non:)
Anonimo ha detto…
Si, probabilmente lo e
rose ha detto…
pure a me piace Sophie Calle, sorattutto quando fa le foto - avevo visto una mostra a Berlino e anche i libri sono belli. (ce li hanno nella bellissima libreria fotografica vicino a casa mia... tra una fetta di panettone e l'altra se vuoi ti ci porto:)

ps la faccenda di radiopop mi ha inquietato parecchio. tira una brutta aria.
Fabio ha detto…
Rose -

E' per caso la Micamera? Giulia, la proprietaria, la conobbi molti anni fa a Aterforum (era addetta stampa quando io dovevo scrivere un pezzo per il Manifesto sul festival, e mi presto' la sua bici per andare in giro per Ferrara) e mi sono sempre ripromesso di passare a salutarla. Se la libreria e' quella magari portiamo una fetta di panettone anche a lei :)

Anche nel negozietto della Whitechapel ci sono i suoi libri, mi tentano parecchio...
Anonimo ha detto…
La ringrazio per intiresnuyu iformatsiyu
rose ha detto…
sƬ, micamera. io ho sempre visto un ragazzo, ma il posto ĆØ quello (adesso anche galleria).
oggi qui peraltro si beve giĆ  il tĆØ di natale, tanto fa buio...
Fabio ha detto…
Buona idea il te' di Natale (che qui e' quello bianco con chiodi di garofano)!

Anche qui, buio alle quattro e mezza, una depressione...

Il ragazzo che dici e' il fidanzato di Giulia (almeno credo sia ancora cosi', ho notizie vecchie di anni). Allora, due fette di panettone.
Anonimo ha detto…
leggere l'intero blog, pretty good
Fabio ha detto…
Che coraggio!

(E pensa che coraggio scriverlo...).
Anonimo ha detto…
Perche non:)
Anonimo ha detto…
La ringrazio per intiresnuyu iformatsiyu
Anonimo ha detto…
Si, probabilmente lo e
Anonimo ha detto…
molto intiresno, grazie
Anonimo ha detto…
molto intiresno, grazie
Anonimo ha detto…
good start
Anonimo ha detto…
molto intiresno, grazie
Anonimo ha detto…
leggere l'intero blog, pretty good
Anonimo ha detto…
Si, probabilmente lo e