La cura: 3) Il linguaggio.
Osservavo qualche settimana fa durante una seduta con l'analista danese molto ECM che il mondo attorno a me non e' cambiato molto, in un anno. Ma che e' cambiato in modo radicale il mio modo di guardarlo e definirlo.
Il nostro mondo e' definito dal linguaggio che usiamo per descriverlo a noi stessi. In questo senso, per guarire da ansia e depressione e' stato per me essenziale lavorare con cura sul mio linguaggio.
Prima di tutto, l'ho ripulito dalle espressioni volgari. Fa una grande differenza. Si acquisisce una maggiore precisione, perche' ci costringiamo a definire le nostre emozioni negative e quindi a comprenderle. Che e' il primo passo per cercare di rimuoverle o decidere di accettarle.
Poi ho cercato di renderlo il piu' possibile ricco, un po' come quando scrivo o parlo alla radio. In questo mi ha molto aiutato il lavoro autobiografico che e' alla base dell'analisi: raccontare ricordi con precisione e da una prospettiva soggettiva profonda.
Il risultato mi ha molto stupito, perche' il mio modo di definire la realta' - contesti, persone, situazioni - ha acquisito colori e profondita' che prima non possedeva.
Mi farebbe piacere, se deciderete di cimentarvi in questo esercizio, che tra qualche settimana mi raccontaste se anche voi avete provato lo stesso senso di sorpresa e scoperta.
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