La cura.



Sabato mattina, mentre sotto un bel cielo azzurro camminavo da casa in direzione Tate Modern, mi e' venuta l'idea per una serie di post che ho intenzione di pubblicare nelle prossime settimane.

Sapete gia', perche' ne ho gia' scritto svariate volte, che l'anno scorso di questi tempi mi sono stati diagnosticati una depressione moderatamente grave e uno stato ansioso grave. Ne scrivo con una certa tranquillita', perche' immagino che siate a conoscenza che una persona su quattro - e secondo studi recenti anche di piu' - nel corso della propria vita soffre di questa tipologia di disturbo. Non vi e' quindi nulla di cui vergognarsi. Once in a lifetime (cit.) puo' capitare a tutti.

Nei prossimi giorni, vorrei raccontarvi che cosa mi ha aiutato a uscire lentamente, giorno dopo giorno, dalla fase acuta della malattia. Che cosa ho imparato. Mettendo in comune la mia esperienza spero di dare a chi passa di qui una mano per prevenire o alleviare depressione, distimia, ansia.

Useremo come punto partenza di ogni breve post di questa serie - che chiameremo "La cura" - una parola chiave, che ho isolato da ore e ore di colloqui con la psicoterapeuta che mi ha assistito.

La cadenza sara' un po' simile a quella che uso a dicembre quando scrivo la lista dei dischi dell'anno: un post ogni tanto. Intervallato da altri argomenti, senza fretta. Un'idea alla volta, con tanto tempo per farne esperienza.

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