Prospettive Musicali del 10 febbraio 2019.
Stanotte ascolteremo musiche tratte da:
VV. AA.
Black man's pride 2
MOSE
Film musik
MARK ISHAM
Arkangel original music
ART ENSEMBLE OF CHICAGO
A Jackson in your house
MARK TURNER/ ETHAN IVERSON
Temporary kings
WOLFGANG MUTHSPIEL
Where the river goes
MARCIN WASILEWSKI TRIO
Live.
Ascolta la prima parte.
Ascolta la seconda parte.
Prospettive Musicali va in onda tutte le domeniche alle 22 a Radio Popolare Milano, Radio Wave International, Radio Popolare Salento e sul web. Seguiteci anche alla pagina Prospmus. Le radioregistrazioni del programma le trovate alla nostra pagina nel sito di Radio Popolare e in Itunes.
Commenti
E' di una fotografa italiana che si chiama Nadia Romanini. Credo viva in Germania. Ci seguiamo in Instagram:
https://www.instagram.com/nadiafromanini/.
http://www.nadiafromanini.com/.
poichĆ© il mio xyz principale ĆØ il non essere riuscito ad andarmene da Milano, se non facendo il pendolare o il trasfertista o qualche tournĆ©e, mi colpisce il fatto che tu abbia deciso di ritornarvi.
sei proprio sicuro?
sei proprio sicuro di sapere cosa ĆØ diventata Milano in tutto questo tempo?
io ogni giorno scopro quanto sia diventata forse uguale a Londra, anche se non vado a Londra da piĆ¹ di 30 anni ma me la immagino molto simile all'originale di cui Milano ĆØ diventata una scimmiottatura (in parte anche dai tuoi racconti o da quelli di altri).
so che ĆØ una cosa un po' assurda da dire, in questo modo e in questo luogo, ma volevo dirtela cosƬ come mi ĆØ venuta.
Io mi sono domandato tante volte cosa sarebbe successo se fossi rimasto a Milano. Accettiamolo: non lo sapremo mai. So solo che mi sarebbe rimasto il desiderio di vivere all'estero.
So che venire via mi e' servito a capire tante cose. Pero' sai, forse restare mi sarebbe servito a comprenderne altre. Entrare in contatto con un'altra cultura serve, ma e' anche faticoso e si disperdono tante energie.
Londra e Milano sono parecchio diverse e te lo dico trascorrendo tempo in entrambe. E poi di Londra ne esistono due: quella dei locali e quella di tutti gli altri. Io conosco bene solo la seconda. E obiettivamente e' molto interessante.
Invece i pochi contatti che ho avuto in questi anni con la prima mi hanno lasciato molto perplesso. Gli inglesi, almeno quelli che ho conosciuto io, hanno un rapporto complicato con la loro sfera emotiva e un senso della privacy emozionale molto pronunciato. E io non ho alcuna pazienza per lo small talk.
In questi 18 anni sono successe davvero tante cose e ora sento un forte desiderio di tornare alle mie radici. Anche perche' in un certo senso l'ho gia' fatto: Giovanna e' "le mie radici". A marzo saranno 30 anni che ci conosciamo ed esserci ritrovati 10 anni fa ha trasformato il mio rapporto anche con Milano. Milano e' dove c'e' Giovanna e quindi Milano e' dove sto bene.
E poi si cambia, nel corso del tempo ed e' naturale sia cosi'.
Se guardo Milano da un punto di vista oggettivo, come un po' tutte le citta' e' un grande stagno piuttosto maleodorante e fangoso. Devi saltare da un sasso emergente all'altro cercando di non perdere l'equilibrio per non infangarti. La cultura mainstream e' allucinante sia li' che qui.
Si devono cercare luoghi e situazioni un po' di nicchia per stare bene, ma in fondo se si riesce a non avere troppe aspettative puo' essere divertente perche' nelle citta' le sorprese non mancano mai, non credi?
Pero' fai bene a mettermi in guardia, e di questo ti ringrazio.
:-)
e sƬ, sono sliding doors, io ne potevo proprio imboccare una per Londra, 35 anni fa, e non l'ho fatto, non so neanche bene perchƩ.