30/ Diventare amici di noi stessi.
Friedrich Nietzsche sosteneva che se un uomo non conserva per se' due terzi della propria giornata e' uno schiavo. Allora perche' essere sempre impegnati in faccende del mondo e' oggi diventata ragione di vanto?
Lavoro incessante, iperattivita' nel tempo libero, sovraesposizione vengono ricercati e ostentati. E invece avrebbe molto piu' senso fare spazio per noi stessi, per riflettere, meditare, contemplare. Ricercando silenzio, quiete, vuoto. Che sono precondizioni essenziali per ascoltarci, conoscerci, diventare amici di noi stessi.
Commenti
Hrundi w. bakshi
Credo si riesca solo con determinazione e facendosi ispirare da chi c'e' riuscito.
Non e' facile, quiesto e' certo. La liberta' ha risvolti dolorosi, come ci descrivono cosi' bene certi scritti di Erich Fromm.
io passo giornate intere di tempo libero ma anche questo ĆØ alienante e induce a cercare cose da fare e relazioni da vivere.
poi all'improvviso, catapultato in giorni interi di impegni e viaggi, non desidero altro che di tornare alla quiete della vita solitaria.
Da qualche anno piu' che il numero 1, la solitudine, sto amando molto il numero 2. L'incontro sincero con un'altra persona. Sono andato a ripescare una citazione di Augusto: "Il genere umano nel suo insieme mi ĆØ sempre parso brutale, incolto e ripugnante… e tuttavia nel piĆ¹ debole degli uomini, quando era solo con se stesso, ho ravvisato i segni di una forza che spendeva come l’oro nella roccia friabile; e nel piĆ¹ crudele lampi di tenerezza e compassione; e nel piĆ¹ vanesio momenti di semplicitĆ e di grazia".
Mi piace sempre la solitudine, ma ancora di piu' mi piace l'incontro profondo. Che e' raro, peraltro. Va costruito. A volte e' piu' facile avvenga con estranei che con chi conosciamo bene.
Sono invece sempre piu' intollerante verso superficialita', battute, frivolezza e evasione. La vita mi sembra troppo breve.