33/ Architettura silenziosa.



Un paio di giorni fa ho fatto una riunione di lavoro nell'istituto di ricerche sulla comunicazione che in questi ultimi anni viene considerato il migliore qui a Londra.

La sede e' in una warehouse di Clerkenwell, a due minuti a piedi da dove vivo. Lo stile e' molto casual. Muri scrostati, biciclette di fianco alle scrivanie, divani e sedie scompagnate, una batteria su un soppalco, molto movimento di persone. L'intenzione e' quella di trasmettere un senso di incessante creativita'.

La mia casa e' l'esatto contrario di uno spazio come quello. I muri, la libreria, il tavolo, le sedie, la cucina, le lenzuola sono tutti di un solo colore, bianco.

Per creare qualsiasi cosa, da un rapporto di ricerca a una puntata di Prospettive Musicali a un semplice post di questo blog - ma anche per non creare proprio niente, per riposarmi e basta - ho bisogno di un ambiente uniforme, silenzioso, calmo, ordinato, con pochi stimoli visivi, che mi renda facile pensare senza perdere la concentrazione.

Commenti

Marco Reina ha detto…
Se,in futuro, ti vestissi da infermiere,completeresti l'opera alla perfezione: i capelli imbiancano di natura, per il resto ci vuole la tua buona volonta'.
Fabio ha detto…
Adesso non esageriamo!
L. ha detto…
ieri riflettevo proprio su questo argomento, sul quale mi sento dissociata. Da una parte amo le armonie di colori vivaci, amo gli stimoli visivi, e sono attratta dalle foto di ambienti "creativi" secondo un certo stereotipo (es. pieni di cose attaccate casualmente alle pareti etc.). Questa attrazione perĆ² cozza con il fatto che gli stimoli distraggono, e mi fanno pensare a quello che dici - che per favorire il flusso di idee l'ideale ĆØ lo spazio bianco. Ma non ne esco...sarĆ  che non devo creare chissĆ  cosa, dunque la mia casa resta colorata e con troppe cose sparse in giro che sfuggono al mio controllo.
Fabio ha detto…
Mi sto convincendo che lo stereotipo che dici non abbia basi fondate. Il disordine e' il prodotto del processo creativo. Ma non ne e' un presupposto, almeno non lo e' per tutti e non lo e' necessariamente.

Poi valgono mille distinzioni, come e' ovvio. Dipende molto anche da cosa vuoi creare. La musica dell'Art Ensemble of Chicago nasce dalla giustapposizione molte volte casuale di suoni e rumori. Ma io credo che anche l'invenzione del free jazz e dell'action painting abbiano origine da un pensiero che ha preso vita in uno spazio bianco. Che e' stato riempito di colori, ma dopo.

Ciao Laura. Mi emoziona sempre ritrovare i miei lettori della prima ora.