104/ La seconda navigazione.



Credevamo di poter rimanere sani in un mondo malato, ha detto Francesco all'inizio della pandemia. Ora in quel mondo malato crediamo di potere guarire, come osservava ieri Enzo Bianchi sulle colonne di Repubblica.

A me pare che stiamo confondendo cause e con-cause, per usare il linguaggio della filosofia classica. Le con-cause fenomenologiche della pandemia ci sono state spiegate in queste settimane da uno stuolo di epidemiologi.

Ma io credo che non ci siamo abbastanza concentrati sulle cause ultime, quelle ne' fisiche ne' meccaniche. Ho sentito pochi parlare del sistema di valori che ci ha messi in questa condizione.

E invece quella che e' oggi piu' che mai necessaria e' la seconda navigazione, come la definiva Platone. Occorre tentare una riflessione di tipo diverso. Non necessariamente mettendo in campo i concetti della metafisica. Ma guardando oltre la superficie questo si'.

Se ci limitiamo alle con-cause, il discorso si impoverisce.

Finiamo per parlare di mascherine, disponibilita' dei test sierologici e sussidi di stato, perdendo un'occasione storica di ripensare concetti quali progresso, sviluppo, rapporti di produzione, classi sociali e distribuzione della ricchezza prodotta.

Andrebbero sondate le ragioni che ci hanno portati a perseguire una crescita senza il concetto del limite.

Servirebbe una trasformazione spirituale che porti a una presa di coscienza collettiva. La sento in alcuni di noi, ma ancora una volta siamo una minoranza.

Commenti

CICCILLO ha detto…
molto minoranza, in 2 giorni di fase 2 a Milano ho visto tanti che non vedono l'ora di tornare a quello che c'era prima, incattiviti, frettolosi, menefreghisti, concentrati solo sul lavoro e sulla ripresa, idem il Sindaco e il suo entourage che, dietro agli spot con mascherine, rapper. protagonisti multi-etnici e multi-generazionali, giĆ  non vedono l'ora di riprendere il business sulle aree dismesse, gli scali ferroviari e il nuovo stadio.
mi dispiace ma sono molto pessimista, forse ha ragione Guccini che ha detto che gli uomini non imparano ma piuttosto dimenticano...
Fabio ha detto…
Ciao Francesco!

La ragione io credo sia proprio un discorso pubblico che enfatizza le tecnicalita' minute. Il significato di congiunti e affetti stabili, se le mascherine devono avere il filtro o no e poi se il filtro dev'essere quadrato o rotondo, se rispettare un distanziamento di un metro e mezzo oppure un metro e 82 centimetri oppure due metri.

Le regole sono importanti in questo momento, certo. E vanno spiegate in modo semplice e comprensibile.

Ma questo non basta. Perdendosi nei dettagli e nelle con-cause non si colgono il quadro complessivo e le cause ultime.

E senza una riflessione sulle cause, succedono due cose:

1) Non vengono rimosse le ragioni per le quali e' avvenuta questa pandemia: predazione della natura, avidita', mancanza di una visione sul ruolo di noi umani all'interno degli ecosistemi

2) Si riproducono i comportamenti egoistici e monadici di prima, in una sorta di oblio collettivo.

Entrambi questi fenomeni sono molto miopi perche' in un mondo malato nessuno puo' immaginare di restare sano.