114/ Inspirazione e ispirazione



E' sempre difficile riprendere a scrivere dopo settimane. Sono stati giorni intensi e vissuti pienamente. C'e' stato il ritorno tanto atteso. Ho iniziato il ritorno alla vita con alcuni riti di passaggio anche semplici. Il taglio di capelli appena tornato a casa a sei mesi dal precedente mi ha fatto sentire nuovo. 

Essere due mi ha dato tanta energia dopo tutta quella solitudine. Gli schemi e le abitudini di quei lunghi 145 giorni si sono sciolti come neve al sole. E' stato un bel cambiamento.

Cambiamento e' la parola di queste settimane.

Ho iniziato a fare psicoterapia con una psicologa bravissima. L'ho scelta perche' nel nostro colloquio conoscitivo ha citato Watzlawick. Il suo Pragmatica della comunicazione umana mi fece prendere un bel 30 e lode all'esame di psicologia sociale. E perche' e' anche lei advocate. Ma non immaginavo fosse cosi' brava. Rigorosa nella metodologia e pero' anche generosa di umanita', empatia, partecipazione. 

Le nostre sedute del giovedi' sera possono durare anche tre ore e sono ore di scoperte pazzesche. In mezzo ci sono un po' di esercizi quotidiani che le devo portare alla seduta successiva e costituiscono il punto di partenza di quei viaggi profondi e bellissimi.

Ieri abbiamo parlato di prana, il respiro che scandisce il ritmo delle nostre vite. Stamattina ne parlavo con il mio amico Paolo. Paolo ha detto che inspirazione e ispirazione hanno la stessa radice. Che l'ispirazione deve essere costante nelle nostre vite, proprio come l'inspirazione nel respiro.

Anche ispirazione e' la parola di queste settimane. 

Oggi ho pensato di annotare ogni giorno una frase che mi ha particolarmente ispirato. Un pensiero, un'idea. Li posso trovare dentro di me oppure sentire o leggere, non ha importanza. Per essere ispirazioni devono poi generare qualcosa. Non essere fini a se stessi.

Ieri prima della nostra seduta riflettevo proprio sull'idea aristotelica di giusto mezzo. Sulla necessita' di tenere in equilibrio tre dimensioni. Pensiero razionale, sentire emotivo e azioni concrete. Quando questo equilibrio si incrina, e' li' che nasce il malessere. Perche' il respiro smette di fluire. Fluire e' un termine che entra spesso nelle nostre conversazioni. 

Fluire e' il verbo che piu' associo alla vita.  

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