Domenica 12 Dicembre 2004: Bush Hall

C’erano un po’ tutti (componenti di Belle & Sebastian, Kings Of Convenience, ecc.) ieri sera alla Bush Hall, a sentire il ritorno di Bridget St.John.

La Bush Hall e’ un posto stranissimo. E’ vicina a Shepherds’ Bush, nella sua parte piu’ etnica. Camminando dal Green, andando verso la fermata della Hammersmith and City line e oltrepassandola, i negozi si fanno sempre piu’ poveri: take away untuosi, piccole lavanderie che fanno anche da calzoleria, negozi di abiti etnici usati, tutti con la loro vistosissima insegna al neon, spesso rotta o con lettere mancanti e numeri telefonici scaduti (a Londra hanno cambiato tutti i prefissi oltre 5 anni fa ma su molte di queste insegne ci sono ancora i vecchi). Gruppi di neri e arabi ciondolano per la strada sporca di immondizia, mangiando kebab da cartocci.

All’improvviso, superata una porta come tante, ci troviamo in una sala che potrebbe ricordare la sala del consiglio di un comune italiano di 50-100 mila abitanti: soffitti riccamente stuccati, pareti decorate, porte barocche. Moquette rossa, sedie di velluto. Un grande albero di Natale sbarluccicante in un angolo. Siamo alla Bush Hall, dove dai REM a Nick Cave, molti nomi noti hanno recentemente suonato mistery shows.

Ieri sera, organizzata da Chickfactor, la rivista online dedicata a Belle & Sebastian, c’e’ stata la seconda serata del festival one-off “Mon gala papillons”. Nome di punta Bridget St. John, che all’inizio degli anni ’70 registro’ un disco per la Dandelion di John Peel. Fantastica la sua voce, fantastiche le sue canzoni (e le cover: ha chiuso con “The body breaks” di Devendra Banhart!), fantastici i suoi racconti di quando alla fine dei ‘60/ primi ’70 gruppi di giovani londinesi andavano agli studi BBC di Maida Vale a sentire John Peel, seduti sul pavimento dello studio. E ogni tanto, qualcuno prendeva la chitarra e suonava qualcosa in diretta. Meraviglioso.

Altri musicisti presenti al festival: Bill Wells (collaboratore di Belle & Sebastian e altri, un po’ di problemi con le basi ma non male), Stuart Moxham (ex Young Marble Giants) un po’ invecchiato e Jens Lekman, giovane stella svedese, tra Smiths, Belle & Sebastian e Magnetic Fields, bravissimo.

Gran finale: tutti a ballare attorno all’albero di Natale (il piu’ scatenato? Erlend dei Kings Of Convenience!).

http://www.chickfactor.com/

Commenti

Fabio ha detto…
Sai cosa credo Vale? Che il Natale si senta ormai solo in posti molto isolati, tipo quei villaggi della Basilicata che si vedono ogni tanto nei programmi della Domenica all'ora di pranzo, sul primo canale della TV italiana: tre case, una chiesetta, un presepe al quale hanno contribuito tutti gli abitanti. Il posto piu' vicino a Milano che conosco dove sentire il Natale (ma ce ne sono sicuramente altri che mi potrai indicare tu) e' la piccola chiesa di San Niccolo', affacciata sul mare, sul sentiero che da San Rocco porta a Punta Chiappa (vicino a Camogli). Se ti capita, vacci durante la settimana (evita le feste) e soffermati davanti al presepe, tutti gli anni molto bello.

Il resto e' soprattutto consumo, fretta, cose fatte perche' si deve.

Il regalo che ho fatto piu' di cuore quest'anno lo posso dire, perche' il destinatario non sa leggere. Il destinatario e' Billy, il cane dei miei genitori. Billy aveva un pupazzetto dal quale non si separava mai, un piccolo Picachu di pezza che qualcuno aveva abbandonato. Ci giocava in continuazione, lo portava in giro, dormiva con lui. Quest'Autunno Picachu e' sparito, forse portato via dalle gazze, e da allora Billy non si da' pace. Ho rovesciato tutti i negozi di giocattoli di Londra per trovarne un altro e Domenica, al quinto piano di Hainley's, sull'ultimo scaffale in alto in un angolo ho visto un Picachu solo un po' piu' grande e l'ho preso come regalo di Natale per Billy.

Gli altri regali non li posso dire ovviamente, perche' tutti gli altri "fortunati" leggono il mio blog almeno una volta ogni tanto... Puoi dare un'occhiata alla mia lista dei dischi dell'anno per qualche idea, qualche post piu' sotto. E poi c'e' un regalo che alcuni amici "musicologi" aspettano da Londra, un libro che al momento non si trova ancora in Italia... un'autobiografia... di piu' non posso dire!

Grazie x aver scritto e sentiamoci piu' avanti per gli auguri.

Buon fine sett!
Fabio
Fabio ha detto…
Ciao Vale e Simo, ottima idea quella del mercatino di Emergency! Devo dire che rispetto a Londra, Milano ha piu' coscienza del commercio equo e solidale. Siete mai state al banco di Garabombo? Una volta lo facevano in porta Venezia, poi si sono spostati vicino alla fermata di Pagano e ora non so se ci sono ancora e dove. Era un tendone sotto il quale si trovava di tutto, soprattutto cose buonissime come datteri, miele, tisane, tutto rigosamente equo e solidale. A proposito di Emergency, l'anno scorso ho scritto a tutti i miei contatti di lavoro chiedendo di convertire i loro regali in una donazione a Emergency a mio nome. Quest'anno ho fatto la stessa cosa, ma con Un Ponte Per. Alla fine sono questi i regali che danno piu' senso al Natale.

La chiesetta che dicevo non e' San Rocco (che e' pure bella e con una vista spettacolare, ma quella di San Niccolo', un po' piu' in basso, a meta' strada tra San Rocco e Punta Chiappa. Un posto dove fermarsi a riposare sul sentiero. Piccolo segreto per viandanti: dietro la chiesa c'e' una sorgente con acqua buonissima e sempre fresca. Dobbiamo vederci quando torno a Mi. Pizza da Biagio? Lo diciamo anche al mitico Danilo?