Domenica 19 Dicembre 2004: Morrissey
Morrissey e’ salito sul palco alle 21 puntuali, ieri sera a Earl’s Court. Vestito da prete, ha salutato con “Come mai siete qui tutti?” e un grande ghigno, beffardo ma simpatico. E poi ha aperto con “How soon is now”:
“C’e’ un luogo se ci vuoi andare
dove potresti incontrare qualcuno che ti ama davvero.
Cosi’ vai, e stai da solo, e te ne vai da solo
e vai a casa e piangi e vorresti morire”.
Ogni volta che faceva un pezzo degli Smiths non vedevo piu’ niente per via dei lucciconi. Ha cantato “There is a light that never goes out”:
“E se un autobus a due piani si scontrasse con noi,
morire al tuo fianco sarebbe un piacere e un privilegio”.
E ha chiuso con “Last night I dreamt that somebody loved me”:
“La notte scorsa ho sognato che qualcuno mi amava,
nessuna speranza, niente di male,
solo un altro falso allarme”.
Morrissey ha un carisma impressionante. Un intero stadio sospeso ad ascoltarlo. A un certo punto ha detto “Il passato e’ un posto strano da visitare”, e mi sono venuti i brividi. Appartiene alla mia storia personale la musica degli Smiths, agli anni dell’universita’. Evoca volti, emozioni, amori, delusioni, dubbi, gioie. Tutto questo mi e’ passato davanti agli occhi, ieri sera, molti anni dopo, ad Earl’s Court.
http://www.morrisseymusic.com/
“C’e’ un luogo se ci vuoi andare
dove potresti incontrare qualcuno che ti ama davvero.
Cosi’ vai, e stai da solo, e te ne vai da solo
e vai a casa e piangi e vorresti morire”.
Ogni volta che faceva un pezzo degli Smiths non vedevo piu’ niente per via dei lucciconi. Ha cantato “There is a light that never goes out”:
“E se un autobus a due piani si scontrasse con noi,
morire al tuo fianco sarebbe un piacere e un privilegio”.
E ha chiuso con “Last night I dreamt that somebody loved me”:
“La notte scorsa ho sognato che qualcuno mi amava,
nessuna speranza, niente di male,
solo un altro falso allarme”.
Morrissey ha un carisma impressionante. Un intero stadio sospeso ad ascoltarlo. A un certo punto ha detto “Il passato e’ un posto strano da visitare”, e mi sono venuti i brividi. Appartiene alla mia storia personale la musica degli Smiths, agli anni dell’universita’. Evoca volti, emozioni, amori, delusioni, dubbi, gioie. Tutto questo mi e’ passato davanti agli occhi, ieri sera, molti anni dopo, ad Earl’s Court.
http://www.morrisseymusic.com/
Commenti
uncle Henri
Buone feste di ottima musica, viaggi, scoperte!
Spero che la fine del periodo sabbatico, la rinascita come la chiami nel tuo neonato blog (auguri!), sia un processo di riscoperta profonda.
Ti sei accorto che hai aperto il blog proprio nel giorno del solstizio d'Inverno, che rappresenta l'inizio del nuovo anno solare? Un abbraccio e davvero tanti auguri!
Ciao
Massimo