E' vero che il reddito pro capite europeo e' in media il 72 per cento di quello americano, ma non perche' gli europei producano di meno, ma perche' lavorano di meno. Che male c'e'? Nella media europea, la settimana lavorativa e' di 39 ore e le ferie pagate sono di sei settimane. Negli Stati Uniti la legge non prevede ferie pagate e due settimane di vacanze all'anno sono lo standard. Insomma: se si misura la qualita' della vita in termini di remunerazione, gli americani sono piu' ricchi degli europei del 29 per cento. Ma se la si misura in termini di tempo libero, gli europei ne hanno a disposizione da quattro a due settimane in piu'. Dove sta lo scandalo? Dove sta la felicita'? "Sul letto di morte nessuno si e' mai lamentato di aver passato poco tempo in ufficio".

da Giorgio Ruffolo, Lo specchio del diavolo, Einaudi.

Settimana scorsa sono tornati alla carica, chiedendomi ancora una volta di trasferirmi a Chicago, e naturalmente ancora una volta ho risposto che non intendo muovermi di qui.

Le foto qui sopra le ho scattate ieri al Lovebox Weekender, in Victoria Park, sdraiato nell'erba.

Commenti

ele ha detto…
davvero belle.
e davvero bello averle postate ad aprire questa riflessione..
Anonimo ha detto…
E chi mai si è lamentato? e poi lo stipendio va paragonato anche al costo della vita, non solo alle ore lavorative. Peccato che le medie non dicano niente, sono certo che un lavoratore messicano in USA ed uno extracomunitario in Europa abbassano di molto la media. Ma molto molto.

Dove sta lo scandalo? Nello stipendio medio in India, Cina, Africa, Asia, LatinoAmerica. Nell'età dei lavoratori in quelle stesse zone. Eccetera.
Auro
Anonimo ha detto…
Contratto europeo (piu' vacanze) con salario statunitense (piu' danaro). E' una opzione che puoi proporre o non ti interessa trasferirti a Chicago?
Anonimo ha detto…
ma che Chicago, rimani a Londra o trasferisciti a S. Nicolò
Auro
Fabio ha detto…
Ele -

Grazie per le tue parole. Piu' passano gli anni e piu' trovo irragionevoli, insopportabili, le richieste di chi si permette di trattare le persone come fattori di produzione. Ci servono 1000 tonnellate di acciaio, 2000 kWh di energia e 5 persone. Che vadano a cagare.

Auro -

Qui a Londra sembra ormai impossibile comprare un indumento che non provenga da India, Cina, Africa. Ma e' la stessa cosa anche in Italia?

Marco -

"I'm so bored with the USA" in pratica. Non mi attrae la prospettiva di trasferirmi per lavoro in un Paese che rappresenta la punta piu' avanzata del turbocapitalismo che detesto. I loro valori sono troppo antitetici rispetto ai miei. In fondo qui ho un po' tutto quello di cui ho bisogno e che mi piace (compresi gli amici :-)
Fabio ha detto…
Auro -

Esatto: San Niccolo' San Niccolo' (sai che e' sempre nei miei pensieri? Mi ci rifugio quando ho bisogno di guardare il mare).
Gealach ha detto…
belle Fabio :) le foto, proprio belle!!
Anonimo ha detto…
ma di che ti andresti ad occupare a Chicago ? comunque con isalari almeno in Italia siam davvero messi male
PiB ha detto…
Fabio torno ora dalle vacanze (10 giorni dei 14 concessi come sottolinei tu)....confesso che egoisticamente ti vorrei a Chicago ma capisco che Londra ormai è casa tua..anche se ...beh se volessi venire in esplorazione fammi uno squillo
Anonimo ha detto…
come ti suona
" lavorare meno lavorare tutti" ;-)
Fabio ha detto…
Gealach -

E questa volta senza neanche la tua consulenza. La sera prima di scattare queste foto, sono stato a cena con due fotografi professionisti inglesi molto bravi, padre e figlio. Ho chiesto loro di corsi e libri e quasi si sono messi a ridere: la fotografia, mi hanno detto, si impara solo sperimentando. Cosi' il giorno dopo ho cominciato a paciugare la mia macchina, inserendo dei settaggi impossibili e del tutto casuali, tipo accordature dei primi Sonic Youth, e cosi' mi sono venute fuori delle foto davvero assurde. Credo ne pubblichero' altre. E soprattutto mi sono proprio divertito.

Giancarlo -

Mi andrei a occupare di comunicazione e pubblicita', cioe' continuerei a fare il mio lavoro, solo in un'altra sede. Naturalmente mi hanno promesso super promozioni, ecc. ecc., ma con l'America ho un rapporto davvero difficile. Pensa che anni fa ci facevo tutte le vacanze, avevo iniziato un progetto (molto Sufjan Stevens) di visitare ognuno degli Stati. Poi, da quando hanno eletto (e doprattutto rieletto) Bush, si e' rotto il giocattolo. Come ho letto una volta su un adesivo attaccato al computer del mio amico Roberto Festa, "Give me back my America". Quando quell'America liberal e democratica ritornera', allora forse ci ripensero', ma ora non se ne parla.

Pib -

Infatti verro' a Chicago tra un paio di settimane, ma solo per pochi giorni, gia' purtroppo imballati di impegni lavorativi. Mi piacerebbe liberarmi un tardo pomeriggio/ sera per conoscerti. Magari riusciamo a trovarci e meta' strada (ma c'e' qualcosa a meta' strada tra Champaign e Chicago, o finiremo per vederci a un McDonald's sull'autostrada??). Ti faccio sapere appena so qualcosa e se sei libero si combina (cosi' mi racconti anche le tue vacanze: ho visto che sei stato a Niagara Fall, bella foto!)
Fabio ha detto…
Prema -

Mi suona benissimo, musica per le orecchie. Certo che siamo in fase di originalita' tu e io eh! Mi aspetto di leggere "Fascisti borghesi ancora pochi mesi" adesso! Peraltro "la Cina e' vicina" sta diventando tragicamente vero, ma purtroppo dalla parte opposta a quello che si immaginava una volta.
Anonimo ha detto…
M. Sprouse " Sabotaggio negli USA, storie di estraneità,rifiuto del lavoro, autodifesa e vendetta "
leggiti sto libercolo se già non lo hai letto , interviste a lavoratori americani , edificante .

Cina : mai stato filo cinese , e adesso i " compagni cinesi " mi stanno un pelino sulle palle ...
lophelia ha detto…
Da quanto sono d'accordo con voi non riesco a dire nient'altro, seriamente. E anche in Italia non si trova più merce che non sia prodotta in India, Cina (soprattutto), Africa. Purtroppo a questo contribuisce il ridottissimo potere d'acquisto della gente, che è ben felice se può pagare un maglione 15 euro anziché 55 o 150.
Fabio, poi ti scrivo per parlare di foto...queste mi piacciono! Mi fanno venire in mente il blu di Klein...e mi sembra una perfetta illustrazione al post, vista la situazione in cui sono state fatte.
Anonimo ha detto…
Fabio, appena ho visto le foto ho pensato che avresti parlato di un nuovo lavoro di Pipillotti Rist. Mi han ricordato il lavoro - molto bello - della scorsa estate alla Biennale veneziana.
Quando avevo solo acrilici e matite dipingevo tantissimo, adesso che 3 computer, videocamera, fotocamera e carabattole varie, faccio un cazzo. Dovrei forse svestirmi (di tecnologia) come San Francesco?
PiB ha detto…
Fabio fammi sapere e poi vediamo..vengo a Chicago.
ciao
Fabio ha detto…
Prema -

Grazie per il consiglio, lo cerchero', ho visto che e' nei paperbacks di AK press, anche se non e' stato stampato recentemente. Dovrei riuscire a trovarlo da Bookmarks a Bloomsbury o alla libreria anarchica di Whitechapel (dove ho fatto un po' di foto che potrei prima o poi pubblicare qui). [I Cinesi lavorano come pazzi, credo che 2 settimane di ferie le facciano ogni 10 anni, poi le recuperano di notte].

Lophelia -

Sono felice che si colga il nesso tra quello che ho scritto e le foto, temevo fosse solo nella mia testa. Il tempo per esprimersi, divertirsi, danzare, curare piante, leggere, sperimentare le piccole gioie del post che abbiamo scritto tutti insieme, e' l'unico dotato di senso.

Bello il fatto che ti ricordino il blu di Klein le mie foto, le ho fatte appena dopo il tramonto, tenendo gli ISO alti ma non troppo, fino al punto in cui l'obiettivo rimaneva aperto direi quasi un secondo. Alcune persone erano ferme, altre passavano velocemente, rimanendo impresse nelle foto come semplici scie.
Fabio ha detto…
Ant -

Che mega-complimento, grazie. Di Pipilotti Rist conosco alcuni video, meno le fotografie, indaghero'. Su quello che dici, ti posso parlare della mia esperienza. Creare qualcosa (scrivere, fotografare, ecc.) a me risulta tanto piu' facile quanto piu' la mia vita e' ricca in quel momento: di emozioni, incontri, storie. Non ha nulla a che fare con gli strumenti tecnici. Quando non riesco a scrivere o a fotografare, non attribuisco mai la responsabilita' alla mancanza di strumenti (che per altro porto sempre con me: penna e moleskine, Canon Ixus microscopica), ma al fatto che non sto vivendo abbastanza. Bisogna vivere molto per scrivere e fotografare. Al festival stavo proprio bene. La mia amica Saskia e io abbiamo ballato fino a sfinirci al suono della musica di Geno Washington (un gigante della musica black di tutti i tempi, credimi sulla parola), amplificata da un sound system sgangheratissimo, poi ci siamo buttati sul prato esausti, ed e' li' che le foto si sono materializzate, prima nella mia testa e poi nella macchina.

Pib -

Sarebbe fantastico! Ti scrivo appena so qualcosa sulle cene che hanno organizzato (temo parecchie). Sarei proprio felice di conoscerti finalmente!
Anonimo ha detto…
Fabio in realtà era un video anche quello a cui pensavo io. Proiettato sulla volta di Santa Stae (http://www.exibart.com/notizia.asp/IDNotizia/13256/IDCategoria/224 - http://www.eddyburg.it/article/articleview/3514/0/4/).
Fabio ha detto…
Doveva essere una cosa straordinaria. Interessante la ragione per la quale l'hanno chiusa. I corpi nudi che non possono essere proiettati in una chiesa. Proprio vero che il male e' negli occhi di chi guarda.
Anonimo ha detto…
parlando d'altro.
c'è della telepatia da ste parti ...
stooges il primo album , un altro mio mito
vai a chicago ( la città del vento e dei laghi ,e degli usker du aggiungo io ,il resto me lo ha detto qualcuno che c'è stato ) e io ero al telefono con gente di chicago ....
Anonimo ha detto…
Pensa che ho scoperto solo oggi della chiusura "prematura". Una follia perchè con tutta la "pornografia" che c'è in giro (violenza, ignoranza, mediocrità) aver paura di corpi scoperti mi sembra un idiozia. Ma di che sorprendersi?
Anonimo ha detto…
Qui mi ero appuntato immagini e parole. Era meraviglioso, letteralmente.
Anonimo ha detto…
ooops:
http://www.creativosocialclub.com/content/view/37/27/
Fabio ha detto…
Prema -

A Chicago sono stato almeno una trentina di volte per lavoro, e' una citta' architettonicamente bellissima e le persone sono davvero simpatiche, molto piu' aperte e amichevoli rispetto a quello che ti aspetteresti in una grande citta'. Ci sono stato spesso nel periodo del post-rock, la mia guida della citta' era il mio amico David Grubbs (che adesso pero' vive a New York), sono stato ospite dei Tortoise quando vivevano tutti insieme (ci eravamo scambiati i numeri di telefono David Pajo e io qualche sera prima al Lounge Ax, ma mai e poi mai mi sarei aspettato che davvero mi chiamasse per invitarmi), ho dormito su un divano nel magazzino della Skin Graft, sono stato ospite di una college radio nella quale ho condotto un programma. Mi sono davvero divertito. Ora pero' la citta' e' proprio cambiata. Resta l'Empty Bottle, dove ascolti ancora ottime band indipendenti che arrivano da tutti gli Stati Uniti, eppure quell'energia della fine degli anni '90 si e' persa, forse per sempre.

Ant -

Le foto delle proiezioni sul soffitto sono strepitose, grazie. Appena ho un momento linko Creativo Social Club.
Anonimo ha detto…
naa, lascia perdere. Non ho abbastanza energie per tenerlo ancora in vita a lungo. Grazie però.