L’arte è il vivo sembiante non già della sfera intellettuale, ma solo ed esclusivamente della sensibilità. Chi non sa sentire, a lui l’arte rimarrà oscura e muta. Eppure troverà salvezza solo in essa.
-Wassily Kandinsky, Dove va l'arte nuova, 1911
Alla fine e' successo quello che prevedevo. A mettere pace tra questa citta' e me e' intervenuta ancora una volta la Tate. La cattedrale oltre il fiume mi sa sempre dare gioia con i suoi colori, i suoi spazi, il suo abbraccio.
E proprio questo Martedi' avevo un invito per la private view serale della mostra di Kandinsky. Non mi viene in mente un modo migliore per ritornare a fare parte di Londra.
"I cosacchi", una delle opere della collezione Tate che preferisco in assoluto, e' stato scelto come spartiacque in questo percorso da rappresentazione ad astrazione che e' un'avventura per gli occhi.
Tracce di questo mondo cosi' come lo conosciamo (i cosacchi con colbacchi e lance, l'arcobaleno, una colomba) organizzate in geometrie e spazi interiori. Energia e movimento che fluiscono in completa liberta'.
Ricordo la prima volta che vidi questo quadro, appena arrivato in questa citta'. Mi avvicinavo, mi allontanavo, cercavo di "sentire" i suoi colori da tutte le prospettive visuali possibili. Ritrovarlo in una collocazione diversa, in mezzo ad altri capolavori che non avevo mai visto prima, mi ha permesso di osservarlo in un modo ancora diverso.
Ma non e' importante usare la ragione, non e' importante capire. Come suggerisce Kandinsky di fronte alle opere d'arte solo la sensibilita' ci puo' aiutare. Kandinsky, i Velvet Underground, Antonioni: in fondo non e' importante il mezzo espressivo che hanno usato. Scuotono e accarezzano.
Se non capitate a Londra prima di Ottobre, la mostra la potete visitare qui.
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Una cosa che ho scoperto e' che mi sto involontariamente muovendo da territori astratti ad altri piu' rappresentativi. Mi capita con le arti visuali cosi' come con la musica. Cinque o sei anni fa apprezzavo John Cage e Mark Rothko, oggi preferisco Jimi Hendrix e Keith Haring. E' come se avessi bisogno di riconoscere nell'arte forme ed espressioni tangibili.
Come se finalmente una parte di me stesse cercando di entrare nel mondo. Chissa' se trovero' il modo. Non chiedo porte aperte, solo spiragli di luce che mi indichino percorsi possibili. Anche tortuosi, non ha importanza.
Commenti
Bel post!Premetto,Kandinsky so chi è ma non l'ho mai apprezzato, anzi, diciamo che forse l'ho sempre gurardato ma senza averlo mai compreso per le sue opere diciamo "troppo astratte", infatti a casa abbiamo una sua stampa intitolata "La place du Marche a Murnau", molto più soft se vogliamo, ma molto più colorata e comprensibile all'occhio.
Ma questo post ti dico grazie,finalmente, grazie alla tua descrizione, ho potuto vivere quel qualcosa in più! Credo che adesso qundo avrò l'occasione di ri-ammiralo, lo farò sicuramente con un altra ottica...sicuramente ci metterò quel sentimento in più!
Senti domani invece sei invitato, nel mio post, dai miei artisti "sconosciuti" OK?
Buona serata!
Le tele astratte invece vivono di tutta un'altra energia: caotica prima e durante la I guerra mondiale e la Rivoluzione d'Ottobre, e poi piu' quieta, una sorta di ricerca di equilibri.
In ogni periodo un grandissimo visionario, anche se si finisce per preferire un periodo ad un'altro sulla base dell'energia del momento. Almeno, a me capita cosi'.
Ora passo a fare un giretto da te.
Senti, una volta che sei in vena, ti andrebbe di postare per me qualcosa su Klee? Te lo chiedo cosi almeno non mi arrugginisco...
Ho visto che i post artistici non sono molto commentati, quindi potresti farne due ;O) uno per me e uno musicale per gli altri.
Ciao fabio e grazie sempre per queste storie...
p.s: a proposito io non abito a Lugano, ma a 20 km da Lugano, più precisamente mendrisio, un bellissimo Borgo dove ospita gli studendi dell'Accademia di Botta,nostro "illustre" cittadino!La biblioteca di questa Accademia...dove molto presto nel mio paese, sorgerà un bellissimo museo d'arte contemporanea.
Ne' i post artistici ne' quelli musicali vengono molto commentati in effetti. Fino a quando qualcuno inserisce un bell'OT, come a volte accade, e allora si scatenano i commenti.
Quindi gli OT sono molto benvenuti a London Calling.
Ecco comunque ho notato una cosa entarndo nella Tate Gallery,c'è lo sponsor UBS, ossia Unione banche Svizzere...mamma mia ma ci fichiamo ovunque;o)
A proposito, in un tuo commento precedente ho sentito che parlavi anche di Camogli ( e adesso me la tiro ;o)),ci sono stata anche io! E indovina un' po dove ho dormito?!?!?! NIENTEPOPODIMENOCHE...all'Hotel dei Dogi,con vista mare SPETTACOLARE!!! ;o)
Il Cenobbio dei Dogi ce l'ho presente, bellissimo!