Promesse mantenute
Operazione meritoria quella di Touch & Go, che ha da poco ristampato il primo formidabile album dei leggendari For Carnation, uno degli episodi piu' intensi e coinvolgenti della scuola di Chicago/ Louisville.
Per chi avesse bisogno di un piccolo ripasso di storia, For Carnation erano il gruppo di Brian McMahan di Squirrel Bait e Slint, insieme a componenti di Eleventh Dream Day e Tortoise. Il loro primo album era un semplice assemblaggio di due EP usciti su Matador nel periodo d'oro di quel suono, 1995 - 96.
Ascoltare "Promised works" e' ancora oggi un'esperienza intensissima. Slo-core oltre ogni soglia di narcolessia fino ad allora conosciuta, elettriche reiterazioni con microtonali variazioni minimaliste, ruminazioni chitarristiche sospese attorno alla soglia dell'udibilita', pensieri appena sussurrati a se stessi.
Vengono in mente esplorazioni di paesaggi urbani spettrali fatte con tutto il tempo del mondo a disposizione. Edifici industriali innevati o seccati dall'aridita', non importa. Muri scrostati, natura che riprende i propri spazi.
Era la musica di domeniche lungamente attese e che poi non finivano mai.
Fuori stagione magari, ma ditemi se dopo l'ultima nota di "Preparing to receive you" non vi viene voglia di ricominciare il viaggio da capo, e ancora e ancora.
Per chi avesse bisogno di un piccolo ripasso di storia, For Carnation erano il gruppo di Brian McMahan di Squirrel Bait e Slint, insieme a componenti di Eleventh Dream Day e Tortoise. Il loro primo album era un semplice assemblaggio di due EP usciti su Matador nel periodo d'oro di quel suono, 1995 - 96.
Ascoltare "Promised works" e' ancora oggi un'esperienza intensissima. Slo-core oltre ogni soglia di narcolessia fino ad allora conosciuta, elettriche reiterazioni con microtonali variazioni minimaliste, ruminazioni chitarristiche sospese attorno alla soglia dell'udibilita', pensieri appena sussurrati a se stessi.
Vengono in mente esplorazioni di paesaggi urbani spettrali fatte con tutto il tempo del mondo a disposizione. Edifici industriali innevati o seccati dall'aridita', non importa. Muri scrostati, natura che riprende i propri spazi.
Era la musica di domeniche lungamente attese e che poi non finivano mai.
Fuori stagione magari, ma ditemi se dopo l'ultima nota di "Preparing to receive you" non vi viene voglia di ricominciare il viaggio da capo, e ancora e ancora.
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