Un post che qualcuno giudichera' lacrimevole e buonista, ma vedrete il prossimo






[Holland Park, Agosto 2007]

Sabato scorso sono stato a Photofusion, per vedere questa mostra. Dopo tutto il vociare e i colori del mercato afro-caraibico di Brixton, ho sentito improvvisamente l'esigenza di fare una passeggiata nel verde e nel silenzio. E cosi', prendendo un paio di bus a due piani, in meno di un'ora mi sono trovato in quella che e' la mia via preferita della citta'.

Holland Walk costeggia il magnifico Holland Park. A sinistra hai i muraglioni di sontuose residenze patrizie, a destra gli alti alberi secolari del parco. Tutt'attorno silenzio e canti di uccelli. Sei nel centro di Londra eppure ad anni luce di distanza. Da Holland Walk si puo' entrare nel parco, attraversare l'Orangerie, fermarsi per una tazza di te' sotto il porticato, e poi proseguire per la cascatella dei Kyoto Gardens.

Mentre camminavo in una Holland Walk deserta (se si fa eccezione per un David Toop che mi e' passato di fianco con una borsa di vinili di Honest Jon's), si e' aperto un cancello. Ne sono usciti un signore e una signora molto distinti, con una bambina.

La bambina, direi di cinque o sei anni, non camminava. Era bloccata su una di quelle sedie a rotelle elettriche che lei stessa muoveva grazie a una leva.

Mi sono trovato a domandarmi se avra' mai camminato in passato, se mai camminera'. E, come mi capitava tanti anni fa quando ero obiettore di coscienza, improvvisamente mi sono reso conto di tutte le fortune che possediamo, delle quali ci dimentichiamo cosi' facilmente.

[Ah, gia' che ci sono e per ricordarmi anch'io: tra mezz'ora sono in diretta a Radio Popolare per raccontare il Camp for Climate Action]

Commenti

artemisia ha detto…
Io ho il privilegio di lavorare in un posto dove queste cose le penso tutti i giorni.
Forse per questo non me ne frega niente che i miei post vengano giudicati buonisti.

:)
Fabio ha detto…
Il problema e' che si e' trattato di un pensiero spontaneo, difficile da rendere a parole. Io non sono religioso, almeno non in senso tradizionale (papa come cazzo si chiama sedicesimo lo considero un povero coglione con urgente bisogno di un buono psichiatra, per fare un esempio), pero' mi sono trovato a ringraziare di potere esplorare questa citta' con le mie All Star rosse. E' una grande fortuna, e non ci pensiamo mai.
artemisia ha detto…
Non sarai religioso nel senso di appartenente ad una confessione religiosa, come non lo sono io.
Il sentimento religioso perĆ² secondo me ĆØ un'altra cosa. ƈ appunto farsi questo tipo di domande, e soprattutto ĆØ quel senso di gratitudine per l'esistenza.
Il papa secondo me con la religiositĆ  non c'entra niente. Non so in cosa creda lui, ma io certamente non credo in lui.
Fabio ha detto…
Il papa crede solo nel potere. E' la negazione vivente dei valori evangelici. Lui e tutti i suoi ori possono tranquillamente andare a fare in culo per quanto mi riguarda.