Sky blue sky
[Kensington Gardens, Agosto 2007]
E' stato un fine settimana di sole qui a Londra. Tempo per gustare gli spazi verdi della citta'.
Fuggire da tutto, leggere un libro di Auster sul prato davanti alla Kenwood House al tramonto. Non accorgersi che il parco si sta spopolando, che si e' spopolato del tutto. Aggirarsi tra gli alberi nel buio tra il canto di gufi e civette, e una miriade di conigli selvatici che si riappropria del proprio territorio. Il basso di Gallup nella testa, sempre piu' galoppante al crescere dell'oscurita'. Il silenzio. Il cancello. Fare attenzione a evitare gli aguzzi spuntoni e poi giu' dall'altra parte.
Eppure avrei giurato di non essermi ricordato che il parco chiude dopo l'oscurita'. E' singolare e sempre sorprendente vedere l'inconscio in azione.
Ci vorrebbe un amico, come cantava quello la'.
[Un post per i fedelissimi questo].
Commenti
C'e' un po' nei nostri blog in questi giorni un qualcosa che mi ricorda la canzone di Paolo Conte Azzurro, non trovi?