Non sono io, e' Gennaio

[Bacheca ACLI di Clerkenwell, Maggio 2007]


Io non so descrivervi il cielo di oggi qui a Londra. E' cosi' basso che sembra doversi afflosciare a terra da un momento all'altro. E' di un grigio cosi' grigio che ti entra dentro e non va piu' via.

A Londra si arriva alla fine di Gennaio esausti da tanto grigio e mancanza di luce. Non e' una novita', lo dico tutti gli anni lo so. L'altra sera non ce la facevo piu' e mi sono sciroppato uno dietro l'altro: Tropicalia quello originale Philips del 1968, Tropicalia quello Soul Jazz del 2006 e Brazil 70. Tre ore in tutto.

Tu li metti uno di fila all'altro e capisci che i brasiliani sono riusciti davvero ad arrivare al cuore pulsante della musica, quel nucleo nel quale ritmo e melodia si fondono naturalmente e diventano una cosa sola. Un incontro cosi' perfetto di questi due fattori primi non si era mai verificato prima e non si e' mai piu' realizzato dopo.

Nella musica brasiliana di quegli anni tutto magicamente e armonicamente trovava un punto di incontro: i Beatles, Hendrix, la poesia esistenzialista, il Maggio francese, il neo-realismo italiano, il folk locale, il mare. Ed era un incontro paradossalmente felice, che sprigionava un'energia che nemmeno la dittatura di quegli anni poteva fermare. Per un Caetano Veloso e un Gilberto Gil che i militari mandavano in esilio, veniva fuori un Tom Ze, una Gal Costa, un Alceu Valenca. Fu una rivoluzione inarrestabile.

Quando Tropicalia perse la spinta propulsiva degli inizi, comparvero all'orizzonte i suoi eredi: i desbundos, gli sbandati, versione locale degli hippies. Anziche contrapporsi allo stato in modo politico organizzato, una resistenza che sarebbe stata certamente repressa con la forza, i desbundos reagirono al regime oppressivo adottando stili di vita alternativi e creativi, talvolta andando a vivere in piccole comunita' pastorali dell'interno. O a Bahia, su nel Nord Est.

Non c'e' niente al mondo che comunica piu' gioia. Prendete i Novos Baianos. Ascoltate la loro musica ritmica e festosa. Samba che incontra Hendrix, da paura. O guardate le loro fotografie: capelli lunghissimi, abiti ultracolorati, bambini felici che corrono da tutte le parti sotto il sole. Lasciarono Bahia solo per formare una comune un po' fuori Rio, in una fattoria occupata dove lavoravano con sistemi cooperativi ed equi di distribuzione. E finito il lavoro nei campi suonavano. Formarono addirittura anche una piccola squadra di calcio!

E che dire, sempre parlando di desbundos, di Secos e Molhados, al quale look si ispirarono per loro stessa ammissione i Kiss. E di Nelson Angelo e Joyce, dei quali non smettero' mai di consigliarvi l'unico inarrivabile disco, acustico e accarezzato da caldi ritmi latini, che si ascolta come si beve un fresco succo di papaya. E di Raul Seixas il cui paroliere era, pensate, un giovanissimo Paulo Coelho, allora un seguace di Aleister Crowley, che sognava di fondare una comunita' anarchica a Minas Gerais! Pensate che entrambi, Seixas e Coelho, vennero imprigionati e addirittura torturati per la loro musica. Peraltro Coelho, uscito di prigione, inizio' una collaborazione anche con Rita Lee, che era una dei Mutantes.

Di loro, dei Mutantes, oggi non parliamo dai. L'ho gia' fatto tante volte qui a London Calling, che finirei per ripetermi. Ma se qualcuno che passa di qui ancora non possedesse il loro primo superlativo album, quello che contiene la piu' formidabile canzone del sole che sia mai stata scritta, che e' la straordinaria A minha menina, gli rinnovo il consiglio di procurarsi quella riserva portatile di felicita': un'ulteriore ragione per festeggiare il quarantennale dell'anno memorabile.

[Novos Baianos - MistƩrio do Planeta]

Commenti

Anonimo ha detto…
Hey, sei andato a vedere Os Mutantes al Barbican? Dalle foto deve essere stato strepitoso: loro sembrano un crocevia tra Magic Band, Pentangle e Dario Fo...

Bat macumba eheh-bat macumba oh oh...
Anonimo ha detto…
Prendo per oro colato quello che dici in fatto di musica brasileira. A proposito, anche Moreno, il figlio di Veloso, ha composto bella musica (ma ora che ci penso l'ho forse sentita proprio a Prospettive Musicali). P.s.: mi viene da ridere solo all'idea di leggere qualcosa pubblicato su quel quotidiano per italiani a Londra. Q.
Anonimo ha detto…
Oltretutto, nei iflmati di TuTubo, i Novos Baianos mostrano "inquietanti" somiglianze coi fratelli Kirkwood a.k.a. i favolosi Meat Puppets...

mundo pequeno, hein ?

JC
borguez ha detto…
in assenza di altre cose da aggiungere alla consonanza oramai preoccupante con i tuoi ascolti/pensieri/visioni/scritture mi distraggo pensando che la capitale di quel paese in fondo porta il nome di "Fiume di Gennaio"...
cosƬ, per rimanere in tema e salutare!
Fabio ha detto…
JC -

No, ma ho una buona giustificazione: ero in Italia. C'e' andato il mio amico Marco Reina, ma non mi sembrava terribilmente entusiasta se non ricordo male. Mi pare pure che in Tu Tubo ci sia la registracao di A minha menina fatta al Barbican.

Ma sai che hai ragione sulla somiglianza tra i Baianos e i Puppets! Immagino che Curt e Cris li conoscessero pure. E vogliamo parlare della qualita' delle immagini? Ma cos'avranno dato al cameraman prima delle riprese? E come sara' arrivato un video simile fino a noi? Attraverso quanti salvataggi su supporti diversi e travasamenti e, soprattutto, passione?

Qohelet -

Si' mi pare di avere trasmesso qualcosa dal suo primo disco, che e' eccellente post-Tropicalia. E credo che pure Alessandro e Gigi abbiano passato qualcosa di Moreno. Li ho pure visti dal vivo, Moreno e gli altri due, l'anno scorso prima di Bebel Gilberto, alla Roundhouse. Pubblico di giovani brasileiri in delirio per loro.

Sulla Londra Sera che dire? Secondo me il titolista e' lo stesso di Cuore. Non lo leggo, ma forse dovrei. Fanno una tenerezza incredibile.

La cosa che fa riflettere e' che tu fai una foto per caso in Maggio e mica vai a pensare che ti servira' per un post scritto a Gennaio. Fotografare fotografare fotografare, tutto il possibile, sempre.

Borguez -

Ma sai che non ci avevo mai pensato? Ci si poteva ricavare un bel titolo per il post. La consonanza di esplorazioni e' molto piacevole. Non mi capita facilmente, e mi rallegro.
Anonimo ha detto…
parlando di Tropicalia..sono andata a vedere Tom Ze qualche tempo fa al Barbican..concerto molto carino, ma non molto entusiasmante..ecco, il concerto non lo metterei nei miei top 20.
Anonimo ha detto…
ma quello di Vinicius Cantuaria un10 anni fa a Milano e' di certo nei miei top 20! Mai visto Veloso, i suoi concerti erano sempre troppo cari e non ho il press pass.
Anonimo ha detto…
Eh, perĆ² il Tom ZĆ© degli anni d'oro ĆØ uno dei piĆ¹ grandi GENI della musica mondiale.

anche alcuni sui dischi recenti non sono male, tipo "Defecto de FabriƧao".

JC
Anonimo ha detto…
mi dispiace di prendere tutto questo spazio... i fratelli Kirkwood sono anni luce molto piu' belli (giudizio puramente estetico!).
Anonimo ha detto…
yep..TOM ZE e' un grandisssssimo!
Anonimo ha detto…
E su Cantuaria, qui c'ĆØ un modesto contributo.

http://www.sentireascoltare.com/CriticaMusicale/Recensioni/2007/recensioni/viniciuscantuaria.htm
Fabio ha detto…
Invece confesso di conoscere Cantuaria molto poco (come del resto molta musica brasiliana cantautorale nella quale devo ancora immergermi del tutto), ma la tua recensione JC mi ha fatto venire voglia di scoprirlo. Cosi' come, a onor del vero, Tom Ze lo conobbi una decina d'anni fa grazie a te (via Byrne, ovvio).

A entrambi consiglio l'unico disco reperibile di Eduardo Mateo, del quale scrissi qualche giorno fa. Se Byrne invece che a Rio avesse fatto un giretto per negozi a Montevideo, oggi forse invece di Ze al Barbican suonerebbe lo sfortunato Mateo.