Down in the desert

[Tinariwen, Jazz Cafe', Maggio 2008]

E dopo tutte queste parole per terminare bene la settimana serve assolutamente un po' di musica.

Aspettando qualcosa di nuovo da quel gruppo formidabile che sono i Tinariwen, possiamo ingannare l'attesa ascoltando l'esordio dei Terakaft, sulla francese Tapsit.

I Terakaft arrivano pure loro dal Mali, e sono il gruppo di Liya Ag Ablil, fratello minore di Inteyeden Ag Ablil, co-fondatore dei Tinariwen insieme a Ibrahim Ag Alhabib.

Il suono dei due gruppi non si scosta di molto: blues desertico modellato sulle scale tonali della musica popolare nordafricana. Anche il titolo dell'album, Akh issudar (il latte e' sopravvivenza) richiama il capolavoro dei Tinariwen Aman iman (l'acqua e' vita).

Insieme all'esordio del Group Inerane dal Niger, su Sublime Frequencies, il disco africano migliore tra i miei ascolti recenti.

Vediamo se vi piacciono. Questi sono i Terakaft, registrati dal vivo al Festival au Desert di Essakane, un anno fa:

Commenti

Gargoyle ha detto…
Non male!
Buona domenica
Anonimo ha detto…
Me gusta. Ricordano molto, in effetti, i Tinariwen. Forse questi ultimi sono piĆ¹ bravi, ma ĆØ difficile giudicare da un solo brano. Q.
Fabio ha detto…
Gargoyle -

E' qualche giorno che penso di farlo, adesso ti linko qui di fianco.

Q. -

I Tinariwen sono the real thing, i Terakaft una copia, forse leggermente meno ritmica. Pero' il loro disco gira in continuazione.
Gargoyle ha detto…
Grazie Fabio :)
Fabio ha detto…
Ecco, adesso mi sono finalmente ricordato.