I had my own personal Arthur Russell mix on my Walkman, traveling around the city, by subway and bicycle

We imagined them on the radio and as a popular album, which seemed so elusive for Arthur. If I loved these songs so much how could anyone else not? When I learned from some of the tape boxes that the producer John Hammond (of Billie Holiday, Bob Dylan, Bruce Springsteen fame) brought Arthur into the studio as well, I knew that others did indeed hear what I enjoyed so much. I was the lucky one because I had my own personal Arthur Russell mix on my Walkman, traveling around the city, by subway and bicycle.

- Tom Lee, Agosto 2008 - dalle note di copertina di Love is overtaking me


Enigmatico Arthur Russell. Adesso la Audika pubblica un suo disco di ballate sospese da qualche parte tra Jonathan Richman e Elvis Costello.

E scopriamo cosi' la sua ispirazione cantautorale pop leggera come una piuma. Solo pochi episodi sono immediatamente riconoscibili: l'introduzione per violoncello del classico country Goodbye old paint, la ballata Eli, dedicata con affetto a un cane randagio, che sembra uscire da Another Thought, Planted a thought, posta quasi in conclusione, che sembra invece un out-take da World of echo.

Il resto e' stato pescato in giro, raccogliendo nastri accumulati da Arthur in cassette metalliche per bottiglie di latte. Dimenticate da qualche parte sulle assi sconnesse del pavimento, nell'East Village povero dove lui e Tom vivevano prima della tragedia.

Disco bellissimo, ma come scrive Wire, Rough Trade avrebbe l'obbligo morale di appiccicare uno sticker sulla copertina: non iniziate a conoscere Arthur da questo disco.

Un buon punto di partenza, invece, direi che e' Another Thought, che si trova a pochi pounds dal solito Sounds of the Universe (che ne ha pile e che vi portate via con 6.99). Da quel disco andiamo ad ascoltare insieme il super classico This is how we walk on the Moon:

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