Zabriskie 2000

Inevitabile di questi tempi ripensare al mio film preferito di tutti i tempi, Zabriskie Point. Oggi riflettevo su che musica avrebbe scelto il maestro Antonioni se invece che nei '60 quel film l'avesse girato negli anni 2000.

Effettivamente avrebbe avuto una buona scelta di suoni che starebbero bene con quelle immagini e stati d'animo: Six Organs of Admittance, Devendra Banhart, Vetiver, Animal Collective. Per la scena dell'esplosione finale probabilmente Matt Valentine & Erika Elder. E per le scene di viaggio nel deserto Sun City Girls e, soprattutto, Richard Bishop, che e' per l'appunto un terzo di quella formazione.

Il suo ultimo disco, registrato da Paul Oldham, fratello del nostro Bonnie Prince Billy, e pubblicato dalla minuscola Locust di Chicago, e' assolutamente miracoloso. Si intitola "While my guitar violently bleeds". Tre tracce in tutto. Si apre con un brano nella tradizione dell'ultimo John Fahey, con parecchi echi anche di Django Reinhardt. Si prosegue con una lunga litania psichedelica elettrica che mi ha tanto ricordato "Amarillo Ramp", il lavoro solista di Lee Ranaldo dedicato al genio di Robert Smithson, e le atmosfere liquide del disco di Matt Valentine e Erika Elder uscito all'inizio di quest'anno su Ecstatic Peace. E si conclude con quasi mezz'ora di mantra meditativo, nel quale la chitarra di Bishop galleggia con naturalezza sulle onde di un sitar.

Sul sito di Bishop trovate un'eccellente raccolta di links per passare il vostro pomeriggio.

E per ascoltare qualcosa, cliccate con fiducia qui.

Commenti

Anonimo ha detto…
Un saluto da Cortina; ci uniamo all'omaggio al Maestro Antonioni.

Marco & Susanna
PS Siamo di ritorno a Londra domenica notte.
Fabio ha detto…
Qui vi si aspetta!