Il violoncellista, lo scrittore, la poliziotta
Tre personaggi degni di nota, tratti dalla mie recente settimana in Italia:
1) Il violoncellista e' l'olandese Ernst Reijseger. Werner Herzog ha detto di lui he is a magnificent cellist, and he can do anything, anything on his cello. Tell me everything, registrato alla Commenda di San Eufrosino di Volpaia, in Toscana, e pubblicato dalla tedesca Winter & Winter, e' una gemma rara, un disco di immensa poesia per solo violoncello registrato tra i canti di uccelli nel giardino. Reijseger passa con eleganza da improvvisazioni di suono puro a virtusismo contemporaneo, lasciando spazio al silenzio. Un disco che fa respirare la mente.
2) Lo scrittore e' Andrea De Carlo. Non so quanti amici mi hanno detto che assomiglio a uno dei suoi personaggi (tra i lettori affezionati di questo blog, ne ricordo 3). Qualche sera fa, alle 9, avevo appuntamento al ponte di ferro del Naviglio Grande con una mia amica di Milano (che proprio recentemente mi ha scritto che le ricordo Livio di Di noi tre). Combinazione ha voluto che pure Andrea De Carlo avesse appuntamento con una sua amica alla stessa ora dello stesso giorno, nello stesso punto della citta'. Inquietante, se pensate che sia lui che io eravamo a Milano di passaggio. Quante possibilita' statistiche ci sono che due persone che non vivono se non temporaneamente in una citta' abbiano un appuntamento con due loro amiche alla stessa ora dello stesso giorno sul ponte di ferro del Naviglio? Cosi' ci siamo conosciuti e siamo stati un po' a parlare, e a me sembrava di conoscerlo davvero da sempre. Corrisponde, in meglio, all'idea che mi ero fatto di lui leggendo Due di due.
3) La poliziotta e' un'ispettrice di polizia chiamata dai vigili del seggio dove avrei dovuto votare, dopo che avevo chiesto l'intervento delle forze dell'ordine perche' la presidente di seggio non voleva lasciarmi esercitare il diritto al voto (per un errore nell'elenco elettorale). Ai vigili non sembrava vero sentirsi finalmente utili dopo una giornata, immagino, di inedia. Avreste dovuto vedere con che verve sono entrati nel seggio e hanno affrontato la presidente, mai visto tanta solerzia! L'ispettrice di polizia giunta a dirimere la controversia, dopo avermi visto davvero fuori dai gangheri (Devo essere tassativamente alle nove in via Ollearo per motivi di lavoro! Scrutatore: Ma tu sei di Radio Popolare, avevo riconosciuto la voce!) mi ha chiesto di seguirla (Ma dove mi sta portando? Glielo dico quando e'il momento, mi segua!) e con mia immensa sorpresa una volta usciti dal seggio ha cambiato completamente atteggiamento e si e' offerta di accompagnarmi con la volante all'ufficio elettorale di via Messina per far correggere l'errore, tornare a votare, e permettermi di essere in radio piu' o meno puntuale per l'inizio della conduzione musicale di domenica scorsa (e devo anche ringraziare Nostrini che ha coperto i miei 4 minuti di ritardo).
[Avviso ai naviganti: tra poco, alle 18.50 italiane, mi chiama Silvia Giacomini di Radio Popolare per una chiacchierata sullo sciopero della metropolitana di due giorni, qui a Londra. Se siete interessati e volete ascoltare, mi fa piacere].
Commenti
E poi..il racconto della poliziotta: fantastico!
In questo caso e' stato diverso, perche' eravamo entrambi fermi nello stesso punto, in attesa, per cui e' stato facile. Mi sarei messo a parlare con qualsiasi persona, come sai, conoscendomi.
bellissimo!
Che bella serata e' stata quella sera, proprio piacevole in tutto: compagnia, ambienti, clima, cibo, tisane.
Veramente incredibile. Dovevi vedere com'e' cambiata la sua espressione, al seggio e poi fuori.
Danilo e Niccolo' non la finivano di prendermi in giro quando sono arrivato trafelato in radio ("si' si', voleva timbrarti la scheda!").
Milàn l'è un gran Milàn, ma non è poi così vero!
cris s.
A proposito: a te e agli altri lettori toscani, siete stati a Volpaia? Mi piacerebbe farci un giretto quest'estate. Consigliate?
Milano inizi ad amarla quando te ne allontani secondo me. De Carlo per esempio diceva che la zona dove abitiamo, di giorno gli sembra un villaggio, e io sono molto d'accordo con lui. Ci sono zone della citta' molto belle, e' solo che correndo rischiamo di non notarle.
Ed e' una citta' con una sua umanita'. L'episodio al seggio lo dimostra. Qui a Londra, dove le persone sono perennemente impegnate a tenere le distanze di sicurezza tra l'una e l'altra (salvo annullarle improvvisamente e inspiegabilmente quando si schiantano dal bere) una cosa del genere non sarebbe lontanamente pensabile.
Bè, è sicuramente un posto splendido, come tutto il Chianti, che però non conosco benissimo, anche per via di certi miei pregiudizi sul Chianti modaiolo e inflazionato, sicuramente non rispondenti al vero.
Conosco invece molto bene la Maremma e la Val d'Elsa (non che quest'ultima sia meno inflazionata).
Però il 24 giugno suoneremo al castello di Poppiano a Montespertoli, ospiti del Conte Guicciardini (il poverino non sa chi si porta a casa), da non perdere... un'orchestra di genitori dilettanti e figli principianti...
:D
A proposito di vacanze in Italia, per quelli che come te e me vivono lontani, stavo pensando per quest'estate a una bella immersione nei giardini italiani, dopo avere ascoltato questa superlativa serie di trasmissioni di Radio 3 mentre ero in Italia:
http://www.radio.rai.it/radio3/elenco.cfm?Q_PROG_ID=863.
Vedremo, per il momento e' solo un progetto, per un giro d'Italia davvero altro.
ascolterò le altre..