I padrini di Matteo Renzi e quello che pensano delle Costituzioni democratiche

Sempre a proposito dell'esecutivo attualmente in carica in Italia, vi invito a leggere un bell'intervento di Franco Fracassi, regista e giornalista che ammiro molto, sul sito Pop Off.

La sostituzione di Enrico Letta con Matteo Renzi (che qui infatti non riuscivamo a spiegarci) sembra di fatto essere stata una staffetta tra Goldman Sachs (consiglieri della quale sono stati sia Mario Monti che Gianni Letta, zio di Enrico) e JP Morgan, che ha a libro paga Tony Blair, ispiratore e sostenitore di Renzi.

Le banche d'investimento americane piu' ancora che centri di potere finanziario sono protagonisti attivi nell'arena politica, che cercano costantemente di influenzare a favore degli interessi privatissimi delle elite finanziarie.

Come riportato da Fracassi, in una sua analisi del 2013 JP Morgan metteva sotto accusa, come ostacoli allo sviluppo, le tutele costituzionali dei diritti dei lavoratori, e il diritto di protestare se i cambiamenti sono sgraditi.

La societa' prospettata dai padrini politici di Matteo Renzi, quindi, non prevede la tutela dei lavoratori e nemmeno il diritto di far sentire il proprio dissenso.

Di nuovo, e lo so che questo blog e' solo un microscopico Davide che si confronta con un soverchiante e onnipresente Golia, pensateci 10 volte prima di fare la croce sul simbolo del PD. E come sempre, spero diffondiate il messaggio tra i vostri amici e conoscenti.

L'articolo di Fracassi lo trovate qui.

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