I tagli alla sanita' e quelli alle spese militari

Con il solito stile da ragazzotto arrivato in piazzetta sgommando, ieri nella conferenza stampa di presentazione del decreto legge sul taglio dell'Irpef Matteo Renzi ha detto (letteralmente, e chiamatemi tradizionalista ma preferivo il linguaggio formale che si usava nelle sedi istituzionali qualche anno fa) che avrebbe offerto da bere a chi avesse individuato i tagli alla sanita'.

Quello che non ho capito e' perche' nessuno dei giornalisti presenti gli ha fatto notare che:

1) Con la riforma del titolo quinto della Costituzione le principali competenze in materia di sanita' sono state trasferite alle Regioni

2) I tagli ai bilanci delle Regioni sono di 700 milioni e quindi i tagli alla sanita' arriveranno da li'.

I tagli alle spese militari, quelli che mi interessavano particolarmente, sono stati la miserrima somma di 400 milioni. Di questi, solo 150 milioni arrivano dal taglio del programma di acquisto degli F-35. Si tratta dell'1% di quel programma (1 F-35).

Il primo ministro chiama gufi e rosiconi coloro che si permettono di dissentire dal suo programma di rapido smantellamento dello stato sociale. Dica pure quello che vuole. Lui fa il suo lavoro di erede di Thatcher, Blair e Berlusconi, e lo fa bene e velocemente.

Ma santa pace, i giornalisti presenti non potevano fargli notare quello che un cittadino con una cultura politica di base come sono io, che tra l'altro non vivo piu' in Italia da 13 anni, non ha potuto fare a meno di osservare?

Commenti

CICCILLO ha detto…
Fabio, ormai ogni taglio e ogni trasferimento di risorse in Italia penalizza o favorisce qualcuno.
e tutti hanno i loro rappresentanti politici e, va senza dirlo, nei media.
la realtĆ  a me pare ĆØ che nessuno ha la forza morale di fare delle scelte che vadano davvero nel senso della giustizia sociale.
perchƩ in fondo anche a molti elettori va bene cosƬ, ne sentivo diversi stamattina a RadioPop che tutto sommato erano contenti per gli 80 euro.
anche perchĆ© quelli che gli 80 euro non li vedranno nemmeno ormai non hanno nemmeno piĆ¹ la forza di protestare, impegnati a sopravvivere o piĆ¹ semplicemente non hanno nemmeno i soldi per la telefonata alla radio.
Fabio ha detto…
Stupisce molto questa accettazione. Francesco, questo Renzi e' un cretinetto senza arte ne' parte. Non posso scrivere molto, perche' certe cose su lui e non solo mi sono state rivelate confidenzialmente da una comune amica a lui molto vicina.

Quella di Renzi e' un'avventura ancora piu' farlocca di quella di Berlusconi.

Gli 80 euro a chi percepisce un reddito basso sono una benedizione, e chi guadagna meno di 26mila euro fa benissimo a essere contento.

Ma e' nulla se si pensa a quello che stiamo buttando per comprare dei cacciabombardieri solo perche' e' venuto a venderli Obama.

In piu' gli 80 euro vengono coperti con tagli alla sanita', per cui se uno che li percepisce si ammala, li deve spendere per curarsi, perche' i sistemi sanitari regionali dovranno aumentare i ticket sugli esami diagnostici.

Ma queste cose non le deve scrivere un blog che leggono 30 persone, le deve scrivere Repubblica, le deve scrivere il Corriere della Sera, le deve dire il TG1.
CICCILLO ha detto…
che Renzi sia un cretino al pari di Berlusconi ĆØ abbastanza fuor di dubbio.
tuttavia sic stantibus rebus io credo ci sia ben poco da fare.
i giornali che tu citi sono tutti interessati a sostenerlo perchĆ© lui e il suo governo garantiscono loro ben piĆ¹ che 80 euro!
e allo stesso modo sono interessati a sostenerlo tutti gli imprenditori e i lavoratori italiani coinvolti nelle commesse per gli F35 o la TAV.
purtroppo quello che a noi pare spesa pubblica immorale e/o inutile per altri ĆØ un posto di lavoro e Renzi sarĆ  pure cretino ma questo la sa benissimo.
come sa pure, nella migliore tradizione del voto di scambio, che gli occorre tenersi buoni i voti che giĆ  son suoi (lavoratori dipendenti e pensionati) invece di andarli a cercare altrove (precari e pacifisti).
io non capisco invece la posizione di Radio Popolare, magari tu me la sia spiegare, se ne hanno una.
Fabio ha detto…
Non so aiutarti, perche' Radio Popolare quando sono qui non la sento, e quando sono a Milano frequento solo alcuni di loro, e comunque spesso cerco di non parlare di qualcosa che per loro e' un lavoro.

Mi stupirei se sostenessero Renzi. Credo che molti, come te e me (credo di interpretare il tuo pensiero, se non fosse cosi' dimmelo), non abbiano collocazione.

Ne' col PD, ne' col M5S. Con Tsipras, ma per i principi piuttosto che per le persone. Con la consapevolezza che servirebbe un soggetto politico capace di instillare ottimismo e entusiasmo per i valori della solidarieta' e dell'ambiente, e che questo soggetto non esiste.
CICCILLO ha detto…
sƬ, non ho collocazione e finirĆ² per fare come te.
ho solo un'attenzione meno pregiudiziale nei confronti del M5S, non mi interessa, come a molti fra cui Radio Pop, cercare di coglierli in castagna a tutti i costi su questioni formali o ideologiche.
piuttosto sono interessato a le nuove forme della pratica politica che stanno cercando di mettere in atto, con molta fatica e contraddizioni profonde.
alla fine io sarei per dare nuova forma a idee che giĆ  esistono e non vedo questa cosa nella Lista Tsipras, se non a un livello molto superficiale.
e so che che quella sconfitta del PD che tu auspichi non avverrĆ  per loro mano.
ero convinto che avesse molte piĆ¹ chance Civati, se avesse avuto il coraggio di uscire.
Fabio ha detto…
Civati a me come sai e' molto umanamente simpatico. Mi piacerebbe conoscerlo, sono sicuro che andremmo d'accordo su tante cose. Come politico invece ha dimostrato di non avere il coraggio delle proprie idee e di mancare della piu' elementare coerenza.

Del resto a me e' simpatico pure Veltroni, nel senso che mi piacerebbe parlare con lui di cinema e libri. Sono convinto che al di fuori della politica sia uno simpatico.

Lo stesso proprio non si puo' dire di quelli alla direzione del PD adesso, che sento lontanissimi culturalmente, piu' ancora che da punto di vista politico.

Il M5S ha alzato i toni a un livello che trovo insopportabile. Grillo potrebbe usare l'arma dello sberleffo e dell'ironia leggera, e invece usa l'insulto e un sarcasmo greve.

Il loro messaggio si e' perso definitivamente in una serie di polemiche che lasciano il tempo che trovano.

Se vuoi criticare l'operato di Renzi, lo puoi fare tranquillamente sui fatti, non sulla persona.

Che senso ha scrivere un post intitolato Renzie figlio di troika? Chi ride per una battuta cosi' stupida?

Che senso ha chiedere in un social network voi cosa fareste in macchina con la Boldrini?

Gente del genere si squalifica ogni giorno di piu'. Li sento lontani come sento lontano Renzi. E dire che con Grillo passai una sera, qualche anno fa, a parlare di politica e mi sembro' una persona informata e competente.

Perche' non parla sempre come fece quella sera con me?
CICCILLO ha detto…
la risposta a questa domanda l'hai giƠ data tu tempo fa in un altro commento, rievocando il tuo incontro con Grillo: se non facessero cosƬ, se non alzassero i toni non li ascolterebbe nessuno e non avrebbero preso la valanga di voti che han preso.
ma io credo che al di lĆ  delle considerazioni di forma sui M5S c'ĆØ da chiedersi un'altra cosa e cioĆØ: perchĆ© la cosiddetta sinistra o centro-sinistra non ha preso quella valanga di voti e anzi ne ha persi una corrispondente valanga?
le risposte sono tante e di vario tipo ma io vedo gli elettori di sinistra tutti molto seduti e accondiscendenti allo status quo e per questo non mi stupisco come te del tappeto rosso su cui (per ora) cammina Renzi.
come ho giĆ  scritto altrove in Italia siamo tutti in vario modo implicati con lo sfascio, lo subiamo e ne siamo parte attiva anche, direttamente o indirettamente.
e a nessuno interessa nemmeno un punto di vista diverso, ne ĆØ un esempio il sostanziale e per ora parziale fallimento di un media secondo me invece molto interessante come Pagina 99 che ĆØ stato completamente ignorato da tutti, comprese le rassegne stampa di Radio Popolare.
e perchĆ©? perchĆ© propone punti di vista diversi rimanendo nella cultura della sinistra, inchieste approfondite (e a volte scomode perchĆ© rivelano appunto questa implicazione di tutti) che richiedono tempo e attenzione che gente ormai abituata alla politica dei format televisivi non ha e non vuole piĆ¹ avere.
ma basterebbe leggere quel giornale per riaccendere l'indignazione e la voglia di cambiare le cose, con intelligenza e razionalitĆ .
invece alla fine si preferisce anche accomodarsi sui vecchi riti e i testimonials della sinsitra radicale ormai ampiamente falliti e obsoleti, piuttosto che interrogarsi lucidamente su quello che sta succedendo.
d'altro canto ĆØ anche piĆ¹ comodo leggere il Fatto, che pure ospita diversi contributi interessanti, che indica sempre un nemico dando per scontato che sia altro da noi.
la questione morale ormai in Italia ĆØ morta e sepolta e Renzi, come tanti altri prima di lui, ci marciano sopra allegramente (come giustamente hai sottolineato tu in post precedenti con leggerezza e ironia e infatti ti leggono in 30), accusando pure, via twitter, chi si oppone in vario modo di gufare o rosicare, alla faccia di quella democrazia che ora tutti idealmente riincolleranno, fra 3 giorni, ai morti partigiani che ormai si staranno rivoltando nella tomba a forza di essere chiamati in causa per giustificare questo schifo.
Fabio ha detto…
Sono sicuro di avere scritto quello che dici, ma ora non sono piu' affatto sicuro che questi toni sempre sopra le righe non stiano alienando al M5S tante simpatie. Tra i miei amici e conoscenti ho percepito molte volte un senso di fastidio, soprattutto recentemente.

Questa critica a 360 gradi, a tutto e a tutti, ha perso credibilita' secondo me.

Si e' partiti dal ragionamento, ma si e' arrivati alla propaganda gridata e all'insulto che con il ragionamento non hanno piu' relazione.

Prendi l'elargizione degli 80 euro ai meno abbienti contenuto nel DL sul taglio dell'Irpef. Come si fa a criticare una misura come quella? Se lo si fa, si deve eventualmente dire che non basta, che si devono tassare i patrimoni e i redditi piu' alti per fare in modo che da 80 si passi a 160, 240, 320 euro. Prendendoli dalle tasche dei ricchi e ridistribuendo una ricchezza accumulata con lo sfruttamento e il furto del valore aggiunto.

Questo sarebbe un discorso sensato, ma tu l'hai sentito dai 5 Stelle?

Sono d'accordo o no i 5 Stelle con la ri-distribuzione della ricchezza? Perche' senza un livellamento dei patrimoni e dei redditi non si uscira' mai dalla crisi attuale.

La tua ultima considerazione la condivido completamente. L'azione di questo Parlamento e di questo Governo, ma anche dei precedenti a questi, non ha nulla a che vedere con i valori della Resistenza, come l'insofferenza, l'attacco continuo e il desiderio di riformare i cardini della Costituzione dimostra.
CICCILLO ha detto…
Fabio, guarda che quelli che prenderanno gli 80 euro, cioĆØ i lavoratori dipendenti, in questo momento in Italia NON sono i meno abbienti, al contrario.
l'idea ĆØ che per il loro tramite, cioĆØ di coloro che hanno uno stipendio, possano ripartire i consumi e dunque l'economia italiana e la famosa "crescita".
son tutte cavolate, giacchĆ© l'industria italiana non esiste piĆ¹ o delocalizza e smette di pagare le tasse in Italia e inoltre ĆØ tragicamente indietro rispetto a chiunque a livello mondiale in quanto a ricerca e innovazione dei prodotti.
in questo panorama Renzi per me fa una proposta assurda perchƩ ancora una volta favorisce chi un contratto di lavoro ce l'ha, sia pur non rinnovato, a scapito di chi non ce l'ha e sta sempre messo peggio, che sia un libero professionista o un disoccupato o un mezzo-schiavo.
ĆØ questo il punto Fabio, la sinistra italiana ormai difende i dipendenti perchĆ© sono la sua base storica ma allo stesso tempo i dipendenti sonno sempre meno.
e gli altri son sempre di piĆ¹ e certo non si sentono nĆ© rappresentati nĆ© proprio per nulla considerati.
in mezzo ci sono i pensionati, sempre di piĆ¹ grazie all'aumento della vita media, che reggono tutto con i loro risparmi e, per i piĆ¹ fortunati ma non sono pochissimi, con le loro laute pensioni maturate col sistema retributivo, vale a dire non corrispondenti ai contributi effettivamente versati durante la loro vita lavorativa o quella del loro coniuge.
nelle loro mani stanno i destini elettorali del nostro paese ed ĆØ per questo che non avverrĆ  quella sconfitta del PD che tu auspichi, perchĆ© gli unici che potrebbero infliggerla sono i 5S, i quali non sono votati dai pensionati.
puĆ² sembrare strano questo ragionamento, lo so ma scendendo terra terra le cose stan cosƬ.
i 5S magari non ci andranno mai giĆ¹ perchĆ© appunto non parlano di redistribuzione della ricchezza, perchĆ© sono post-ideologici e tendenzialmente individualistici.
ma hanno preso, anche solo per buon senso, molte delle battaglie che la sinistra ha abbandonato o in cui ha nostrato tutte le sue ambiguitĆ , e con questo hanno vinto e, secondo me, vinceranno ancora, nonostante le volgaritĆ  e tutto il resto.
e sanno anche che senza quelle alzate di tono e quel prendersela con tutti non vanno da nessuna parte, non li ascolta nessuno.
il problema ĆØ nostro, ci vorrebbe dentro la sinistra qualcuno che alzasse i toni e criticasse dal di dentro ma non c'ĆØ.
anzi ora chi critica ĆØ diventato uno che gufa o rosica oppure, come dicono gli Stato Sociale "pensa di dover educare la gente perchĆØ la gente gli fa schifo
e questa cosa lo fa sentire bene e soprattutto tra tutta la gente distaccato e superiore".
Fabio ha detto…
Mi sono stampato il tuo commento e l'ho letto con l'evidenziatore, come faccio con gli articoli di Micromega Francesco :)

Credo che tu colga bene la ragione della mia sostanziale antipatia per il Movimento 5 Stelle (a parte il terrificante nome). E' un movimento sostanzialmente individualista, che infatti non mette al centro del suo operato rivendicazioni e giustizia sociale.

Giovanna, che Casaleggio lo conosce piuttosto bene (andavano in vacanza insieme), sostiene che "Rob" e' tutto fuorche' un simpatizzante di sinistra. E francamente non sono molto d'accordo con te quando sostieni che il M5S ha ereditato battaglie di sinistra. Ha magari ereditato le battaglie dell'IdV (Grillo quella volta che passammo una serata insieme mi disse che Di Pietro era uno dei suoi avvocati - anche se a me non risulta che Di Pietro sia un avvocato, ma magari gli avra' dato qualche consulenza), tipo la battaglia per la legalita'. Che pero' non definirei strettamente di sinistra (o almeno la battaglia per la legalita' di per se non caratterizza una forza politica per essere di sinistra da un punto di vista di politiche economiche, che sono quelle che mi interessano).

Da una prospettiva keynesiana, ogni forma di ri-distribuzione della ricchezza verso chi possiede meno (e quindi ha una propensione al consumo piu' elevata) mette in moto il moltiplicatore. Quindi la mossa di Renzi e' indubbiamente corretta, dal mio punto di vista.

Corretta si', ma debole e incerta a causa della scarsa entita'.

Pero' guarda, quando Grillo dice che Renzi offre una pizza agli italiani, e' un'osservazione mi piace poco.

Perche' per un operaio magari potere portare la moglie e i figli a mangiare una pizza che prima non si poteva permettere e' di per se un motivo di felicita'. Grillo evidentemente non e' figlio del popolo. Buon per lui, ma questo non me lo rende simpatico, soprattutto quando ostenta di non capire certe cose.

Anche sul fatto che la sinistra dovrebbe alzare i toni oltre quello che gia' fa, un po' mi permetto di dissentire.

La sinistra deve spiegare. Per esempio spiegare che la classe media e' una costruzione sociale del dopoguerra che poggia sullo stato sociale. E che senza stato sociale non esiste benessere diffuso, ma solo un'elite di ricchi-ricchi e una massa di poveri-poveri.

E che quindi la difesa dello stato sociale e' prioritaria. E' la battaglia piu' importante di tutte.

Ti sembra un messaggio difficile da far passare, che richiede di alzare i toni?

Tu l'hai sentito spiegare questo messaggio ultimamente?
CICCILLO ha detto…
mai pensato che Casaleggio, e tanto meno Grillo, siano gente di sinistra (parola, quest'ultima che io comunque trovo davvero vuota e priva di senso ormai).
tuttavia molti dei loro items sono (o erano) indubitabilmente patrimonio nostro: reddito di cittadinanza, energie rinnovabili, taglio delle spese militari e chiusura delle missioni militari all'estero, no alle grandi opere (Tav in primis), no alle privatizzazioni dei beni e servizi pubblici (e addirittura li si ĆØ sentiti parlare di nazionalizzare le banche in caso di fallimento).
certo i loro programmi sono opachi sulle questioni economiche perchĆ© non puntano a redistribuire la ricchezza o a difendere una classe contro l'altra ma piuttosto a ridurre le spese inutili o ridondanti dello Stato, da quelle della politica a tutte le altre legate ai dipendenti pubblici e i pensionati, piĆ¹ o meno d'ora.
e vi hanno aggiunto sƬ un accento forte sulla legalitƠ.
e qui viene il punto: in Italia ĆØ piĆ¹ urgente agire sulla legalitĆ  o sulla giustizia sociale?
io non lo so con certezza.
quello che so e che vedo tutti i giorni ĆØ che oltre al welfare (che in Italia ĆØ sempre stato orribilmente al di sotto di qualsiasi altro paese europeo) la classe media ha attinto benessere dall'illegalitĆ  (evasione, corruzione, contiguitĆ  alla criminalitĆ  vera e propria) ma anche da una serie di comportamenti che non si possonno definire illegali in senso proprio ma che producono consenso, immobilitĆ , quieto vivere, assuefazione e in molti casi guadagni, commesse, appalti a scapito dell'efficienza, della cura e l'attenzione, del senso di comunitĆ , dell'orgoglio di fornire un servizio.
questo ĆØ il male dell'Italia ora, in questo momento.
ed ĆØ in questo che siamo tutti implicati.
non so se i 5S serviranno a cambiare qualcosa ma dei piccoli cambiamenti li hanno generati (uno per tutti han buttato fuori Berlusconi dal Parlamento, l'unica volta in cui han votato insieme al PD), ĆØ ipocrita non dargliene atto.
oggi Viale su Huffington Post scrive cose che sono risposte a molte tue domande e perĆ², oltre a lamentarsi con i mezzi di informazione, dovrebbe anche chiedersi perchĆ© la sua lista non attrae, dando un'occhiata a chi ha messo dentro e pensando con quali apparati partitici ormai screditati agli occhi di tutti ha dovuto fare i conti per riuscire a raccogliere quelle 200mila firme necessarie per presentarsi, a causa di una delle tante leggi elettorali anti-democratiche di cui l'Italia ĆØ piena, una diversa per ogni cosa da eleggere.
su questo i 5S erano partiti bene, poi hanno avuto delle titubanze sperando di fare il colpaccio col Porcellum, ora pare che siano tornati sui loro passi, grazie a Giannuli che io stimo molto, e finalmente a sostenere il proporzionale.
ma tutti aspettano il sondaggio elettorale delle Europee e da lƬ ripartiranno per cambiare ancora una volta una legge elettorale anti-costituzionale che probabilmente non riusciranno mai a cambiare e tutto sommato a sto punto ĆØ meglio cosƬ si va a votare col proporzionale puro e non se ne parla piĆ¹, alla faccia degli incontri scandalosi in via del Nazzareno.
Fabio ha detto…
Non e' necessario scegliere legalita' oppure giustizia sociale. Sono due obiettivi indipendenti, che si possono e si dovrebbero affrontare con pari decisione. Uno non esclude l'altro, e sarebbe auspicabile un programma che li includesse entrambi.

Tra l'altro, si parla tanto in questi giorni di erogazione dei famosi 80 euro come iniziativa funzionale all'espansione dei consumi , ecc. ecc.

A mio parere l'aumento di 80 euro dei redditi piu' bassi dovrebbe essere erogato indipendentemente da tutto questo. I salari dovrebbero riflettere logiche di giustizia sociale e permettere ai lavoratori una vita confortevole, senza troppe rinunce, legata alla crescente produttivita'. E quindi un loro aumento non dovrebbe richiedere giustificazioni sulle sue ricadute. E' giusto, semplicemente, qui e ora.

Quindi quella del governo Renzi, in astratto sarebbe una misura che va nella direzione giusta. Anche perche', come scriveva ieri il Sole 24 Ore, la copertura di questa operazione non supera il 47%, che vuol dire che il restante 53% dovra' essere finanziato da nuove imposte, che si immagina saranno progressive (la progressivita' delle imposte viene considerato il fondamentale cardine che permette la diffusione del benessere a un numero crescente di individui e famiglie). E quindi, rebus sic stantibus, sarebbe una misura ri-distributiva del tipo da noi auspicato.

Perche' allora invece non la e'?

Smette di esserla nelmomento in cui vengono tagliati servizi essenziali, soprattutto se tali tagli incidono in misura piu' che proporzionale sui redditi piu' bassi. Se mi dai 80 euro, ma poi devo pagare, ad esempio, ticket sanitari piu' elevati che si mangiano i miei 80 euro, allora nel complesso la misura e' ingiusta.

Ma, di nuovo, questo ragionamento articolato non mi sembra venga fatto dai 5 Stelle, probabilmente perche' hanno deciso che i ragionamenti articolati non portano voti (immagino).

Il mio fastidio nei loro confronti, e la ragione per la quale li trovo cosi' distanti, e' nella loro martellante belligeranza. A mio parere la loro comunicazione dovrebbe essere piu' indipendente: concentrarsi maggiormente sul proprio programma e meno sulla critica a quello altrui.

Perche' in caso contrario, ed e' quello che mi pare stia succedendo, prevale una logica di contrapposizione "no matter what" (espressione che non so tradurre) che non mi pare particolarmente costruttiva. E i risultati lo dimostrano, impietosamente.