Up to some paradise where the trout streams flow and the air is nice (reprise)
E ci ha lasciati, a soli 71 anni, anche il mio amico Gianni Martinotti, mio concittadino e nazionale di atletica nel corso degli anni '60.
Quanto detestavo Gianni, le prime volte che lo vidi. Ero un bambino particolarmente imbranato (caratteristica che non ho mai perso) e i miei genitori decisero di mandarmi a fare atletica con questo giovane insegnante di ginnastica che mal sopportavo.
Qualche anno dopo lo ritrovai a Cervinia, a casa di una mia compagna delle elementari che mi invitava sempre in settimana bianca con lei. Non dimentichero' mai quella vacanza. Poche volte, in seguito, mi sarei divertito cosi' tanto. Gianni si rivelo' simpaticissimo con noi bambini, un intrattenitore nato. Dopo una bella giornata sugli sci, ci caricava tutti sul suo maggiolone cabriolet e nell'ultimo sole che stava tramontando ci portava in giro per la valle, con la sua guida apparentemente un po' spericolata.
La mattina, si alzava prima di tutti, e quando noi bambini scendevamo a fare colazione c'era gia' sulla tavola del soggiorno il pane fresco che Gianni aveva comprato, pronto per la marmellata.
Da allora, l'ho visto abbastanza regolarmente. Negli ultimi anni accadeva spesso d'estate, sulle strade di campagna che mi piace percorrere passeggiando sulla mia bicicletta. Lo incontravo mentre sfrecciava sulla sua bici da corsa. A volte ci fermavamo a parlare un po', altre volte rallentava e percorrevamo un tratto di strada insieme chiacchierando.
Riposa in pace Gianni. Mi manchera' incontrarti quest'estate. Spero che dove tu sei adesso ci siano delle belle strade nel verde da scoprire sulla tua bicicletta. E nella prossima vita voglio un'altra settimana bianca proprio come quella, e ridere insieme con la risata fresca di allora.
Quanto detestavo Gianni, le prime volte che lo vidi. Ero un bambino particolarmente imbranato (caratteristica che non ho mai perso) e i miei genitori decisero di mandarmi a fare atletica con questo giovane insegnante di ginnastica che mal sopportavo.
Qualche anno dopo lo ritrovai a Cervinia, a casa di una mia compagna delle elementari che mi invitava sempre in settimana bianca con lei. Non dimentichero' mai quella vacanza. Poche volte, in seguito, mi sarei divertito cosi' tanto. Gianni si rivelo' simpaticissimo con noi bambini, un intrattenitore nato. Dopo una bella giornata sugli sci, ci caricava tutti sul suo maggiolone cabriolet e nell'ultimo sole che stava tramontando ci portava in giro per la valle, con la sua guida apparentemente un po' spericolata.
La mattina, si alzava prima di tutti, e quando noi bambini scendevamo a fare colazione c'era gia' sulla tavola del soggiorno il pane fresco che Gianni aveva comprato, pronto per la marmellata.
Da allora, l'ho visto abbastanza regolarmente. Negli ultimi anni accadeva spesso d'estate, sulle strade di campagna che mi piace percorrere passeggiando sulla mia bicicletta. Lo incontravo mentre sfrecciava sulla sua bici da corsa. A volte ci fermavamo a parlare un po', altre volte rallentava e percorrevamo un tratto di strada insieme chiacchierando.
Riposa in pace Gianni. Mi manchera' incontrarti quest'estate. Spero che dove tu sei adesso ci siano delle belle strade nel verde da scoprire sulla tua bicicletta. E nella prossima vita voglio un'altra settimana bianca proprio come quella, e ridere insieme con la risata fresca di allora.
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