83/ La scelta delle emozioni.



Secondo Virginia Woolf , nel momento nel quale le viviamo non siamo consapevoli delle emozioni in modo completo. Le emozioni infatti hanno il potere di espandersi e trasformarsi nel tempo, attraverso il meccanismo del ricordo.

Le fotografie hanno in questo processo un ruolo importante perche' permettono di materializzare la memoria.

Sabato ho trascorso un paio d'ore buone a riordinare le fotografie di un viaggio che abbiamo fatto quest'estate in Toscana.

Una passeggiata al tramonto tra le ombre lunghe delle torri di San Gimignano, un bel tratto di via Francigena, una giorno trascorso a scoprire Lucca, un bagno in mare dopo il tramonto sulla spiaggia della Lecciona tutta per noi.

Mentre le immagini scorrevano, sono entrato in un tempo che non era ne' presente ne' passato. Una specie di spazio interiore atemporale. Quando ieri sera a Prospettive Musicali mentre ascoltavamo i Wilco parlavo di dialogo interiore e flusso di coscienza, pensavo proprio a quell'esercizio.

Il valore emozionale delle fotografie cresce nel tempo. La selezione e' molto migliore se non e' immediata. Se lasciamo che trascorrano alcuni mesi tra i nostri scatti e la scelta di quali tenere.

Ho adottato un criterio abbastanza severo. Questa fotografia evoca in me un'emozione? E' un ricordo al quale desidero ritornare nel tempo? Tutte le altre, e sto parlando di decine, forse piu' di un centinaio, le ho cancellate.

Quello emozionale e' solo uno dei criteri possibili, una declinazione dell'idea di bellezza del tutto personale. Ma mi sto convincendo che forse e' l'unico che ha senso.

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