E' bello il fatto che "Professione: reporter" sia stato tradotto in inglese "The passenger". Nel tentativo, peraltro vano, di fuggire da se stesso, Nicholson si presenta agli appuntamenti presi dalla persona della quale cerca di assumere l'identita'. Non ne possiede la vita, la guarda passare proprio come un passeggero. E a me non piacciono i post introspettivi che un po' rattristano chi li legge, ma ecco volevo solo dire che a volte mi sento un po' cosi', e oggi e' proprio uno di quei giorni nei quali osservo passare la mia esistenza domandandomi che senso ha catapultarmi in questa girandola di impegni e incontri senza significato. Ho una gran voglia di rompere il finestrino e scappare di qui.

[Parlando per un attimo del film, io credo di sapere perche' dei tre film in lingua inglese di Antonioni "Professione: reporter" e' quello che mi piace meno. Perche' manca la musica. Sembra un'osservazione superficiale, lo so, ma pensateci bene. Manca proprio nel senso che se ne sente la mancanza. La parte "road movie" per esempio (l'ultima), chiede urgentemente di essere accompagnata da qualcosa che potrebbero benissimo essere i Can o i Neu. Magari per dare poi risalto al silenzio del famoso piano sequenza di 6 minuti che quasi chiude il film. Detto questo resta un capolavoro, solo meno capolavoro di "Blow-up" e "Zabriskie Point", quelli si' due film perfetti. Per chi non lo conoscesse, ho visto che in rete c'e' un sito molto ben fatto con il trailer e una bella galleria di immagini (solo non capisco perche' in bianco e nero, dato che si perdono i colori carichi del film). Lo trovate qui].

Commenti

sonia ha detto…
io non ho visto questo film...ma volevo far riferimento a questa tua frase:"...a me non piacciono i post, così, post che rattristano a chi legge...ma oggi mi sento un po'così..ecc...ecc..". Invece Fabio è un bene che tu sappia esprimerti anche di questo nel tuoi post,questo è un tuo diario, dove non devi sentirti vincolanto da niente...non devi avere solo la pretesa di dimostrare solo ed esclusivamente il tuo interesse per la musica, per l'arte o per la fotografia. Parlaci anche di te...siamo qui per sentirti e ascoltarti.
mi rattristerebbe di più il fatto, di non conoscere il vero fabio.
Forza su...domani è un' altro giorno...buona giornata
Fabio ha detto…
Grazie per il tuo commento Sonia perche' mi permetti di scrivere delle cose che volevo dire da un po'. Dopo un inzio di blog del quale non sapevo bene di che parlare (London Calling nasce da un "rifiuto" poi fortunatamente rientrato), e quindi ho scritto anche qualcosa di me, sono giunto laicamente alla conclusione di non sapere scrivere un blog introspettivo. Le cose davvero profonde mi viene da tenerle per me o per conversazioni private con persone che conosco bene e che mi conoscono. Quindi finirei per scrivere post che non sarebbero davvero introspettivi, non sarebbero nulla. E allora, di cosa scrivere, posto che scrivere e' bello e fa stare bene (punto di partenza inevitabile per ogni blogger)? La soluzione che mi sono dato e' quella di partire dalle mie passioni (che sono quelle che tu elenchi) per scrivere quello che, per esempio, quando collaboravo con il Manifesto non sarebbe stato pubblicato. Cioe': non scrivere recensioni di cose che mi piacciono, perche' quelle uno non le cerca nei blog con tutti i giornalisti bravi che scrivono professionalmente e con tutte le riviste di musica e tutto quello che volete che ci sono. Ma invece "usare" le mie passioni come punti di partenza per comunicare delle cose, in modo piu' o meno cifrato. Mi rendo perfettamente conto che se, per esempio, non hai mai ascoltato i Mutantes e' difficile cogliere la ragione per la quale ho parlato di loro. Ma se invece conosci la differenza tra il loro primo album, gioioso e leggero, e il terzo, complesso e faticoso, ti rendi conto che lo scorso fine settimana e' stato ben diverso dal periodo che lo ha preceduto, ha avuto suoni e colori differenti. Lo so, e' una cosa che sembra un po' astrusa, e magari la e' anche. Ma e' il modo che io, persona chiusa (al punto che temo ci aver dimenticato la combinazione per sempre) e introversa, ho sempre usato per inviare qualche segnale da dentro di me al mondo la' fuori. "Il vero fabio" come dici tu, qui dentro c'e', come c'e' in Prospettive Musicali per esempio. E' solo nascosto piuttosto bene. Dopodiche' io i blog introspettivi li leggo volentieri e partecipo con molto piacere alle discussioni. Ma di scrivere un blog introspettivo proprio non sono capace. Sarebbe semi-introspettivo, e a quel punto meglio lasciar perdere. Mi sono spiegato un pochino?
Andrea ha detto…
mi viene in mente un'intervista in cui bono degli U2, parlando della canzone "tomorrow" (prezioso gioiello di october) aveva citato i suoi amici dicendo "per loro certe canzoni, e certe strofe, sono molto piu chiare che a me, che le scrivo", come la "black car on the side of the road" che lui non aveva capito si riferisse alla macchina durante il funerale della madre

questo per dire che il privilegio di chi ti legge e' scoprire molti (molti!) lati introspettivi di una persona che "crede" di tenere tutto per se', ma quello che dice e scrive si rivela molto di piu ' di quanto creda :-)
sonia ha detto…
certo andrea, ma io non sono qui per "attaccare" fabio, o a incitarlo di rivelarci solo il suo IO,non gli ho kiesto questo. Leggo bene anche io, i suo post, e leggo benissimo che all'interno di essi, Fabio riesce a trasmetterci il suo io, più di quanto non lo farebbe se solo scrivesse post d'introspezione, veri e propri. Ho afferato bene il discorso di fabio,a riguardo che si sente a piû a suo agio parlare di lui con le persone che conosce bene, e io concordo in pieno con questa sua idea...nemmeno io nei miei post mi permetterei mai di affrontare discorsi esageratamente introspettivi...a questo punto pagherei uno psicologo.
Quello che perô mi colpisce in lui,è un forte rikiamo di questa cosa, di volersi aprire ancora un po' di più, di fare un passettino in più...non a caso sottolinea che oggi per lui è un giorno dove si sente particolarmente triste, poi si tira in dietro, e parla d'altro!
A me fabio piace come scrive e come si esprime...ma purtroppo se permettete...dietro tutte quelle parole c'è un senso di malinconia, di chiusura,che mi fanno pensare.
Forse è colpa mia, che voglio capire sempre in profondità la gente, ma questa è una mia prerogativa...infatti dovrei seguire meglio l'arte del silenzio!
Buona giornata io continuo a studiare
Andrea ha detto…
scusa sonia non ho capito il tuo commento... spero di non averti offeso, la mia era una constatazione su quello che diceva fabio, che mi spiace oggi sentire un po' sottotono
Fabio ha detto…
Andrea -

Allora la prossima volta che ci vediamo mi spieghi! Credo comunque che tu che mi conosci personalmente le cose sottintese le capisci meglio di altri. E poi comunque tu le persone le capisci in ogni caso, sei l'ingegnere piu' intuitivo che conosco.

Andrea e Sonia -

Non e' che sono malinconico o sottotono. Una mia amica, che il mio lato introspettivo lo conosce (e spesso subisce), mi ha scritto "Comunque, posso dire, non so perche' tutti ti dicono che oggi sei giu', sei solo riflessivo e questa e' una domanda che ti fai, che ci facciamo sempre, ogni giorno di queste vite frenetiche che ci ritroviamo a vivere, per poi concludere che possiamo solo fare del nostro meglio per spremere fuori qualcosa di valido da queste nostre ore, nei rapporti con la gente, nelle nostre passioni...". Non avrei saputo scrivere qualcosa di piu' appropriato alla giornata di oggi.
lophelia ha detto…
Bello "Professione Reporter", lo rivedrei volentieri.

Io ho il problema opposto al tuo, a volte mi viene da fare troppo "outing" sul blog...mi freno (e figuriamoci!!) un po' per pudore un po' perché spesso sarebbero sfoghi passeggeri e non avrebbe senso continuare a vederli scritti lì (e questo mi aiuta a distinguere tra emozioni più effimere e altre meno), e poi cerco di tirar fuori solo gli aspetti più "universali" delle mie vicende per non annoiare troppo.

La bellezza del blog è anche quella di essere uno strumento che ognuno può tarare a propria misura, magari andando per tentativi. E comunque come tu dici si dice di sé anche quando non si parla di sé. Anche dai blog che parlano solo di politica ci si può fare un'idea molto precisa di chi parla!
Andrea ha detto…
grazie lophelia per aver detto quello che io con un'astruso rimando cercavo di dire
lophelia ha detto…
Andrea: invece si capiva benissimo! l'ho ridetto senza accorgermene perché seguivo dei miei pensieri...
Fabio ha detto…
Lophelia -

Credo che ne stia uscendo una versione inglese su DVD dopo che Nicholson che deteneva i diritti li ha ceduti alla Sony. Cosi' ho letto. E comunque va visto in lingua originale, per non perdere la recitazione strascicata di Nicholson e l'affascinante inglese con accento francese di Maria Schneider.

Non annoi affatto nel tuo blog e secondo me hai trovato un ottimo equilibrio. Il post di stamattina per esempio mette insieme storia personale, musica, foto: le tue passioni e qualcosa di personale che non e' necessario capire ma che risuona.

Andrea -

Anche secondo me si capiva benissimo quello che volevi dire. Tra l'altro hai citato un brano al quale sono molto legato. E continuo a pensare che forse "October" e' proprio l'album piu' personale degli U2, forse il loro migliore.
Anonimo ha detto…
Ciao!! Ho appena fatto la scoperta di questo tuo blog bellissimo, anch'io sono un'appassionata di Londra e in questo momento mi sta chiamando con intensità ancora maggiore....
Penso di venire ad abitarci a settembre, una ragazza mi ha proposto un appartamento in Whitechapel che è una delle poche zone in cui non sono mai stata, tu cosa mi consigli?!
E' vivibile?
Complimenti anche per i tuoi gusti musicali adoro Love will tear us apart dei Joy Division!
Ciao a presto...