Lunedi' 10 Gennaio 2005: Nashville

Come ho scritto nel mio blog e detto parecchie volte a Prospettive Musicali, il disco che ho ascoltato piu’ spesso nel 2004 (e che continua a girare nel mio lettore) e’ stato “Bonnie Prince Billy sings greatest Palace music”, registrato da Will Oldham a Nashville con musicisti country tradizionali. Cosi’ mi e’ venuta voglia di andare a rivedere Nashville di Altman. Sono stato fortunato perche’ ieri lo proiettavano nella sala 1 del National Film Theatre, con il suo schermo bello grande e le poltrone abbastanza comode. Non e’ un film che cattura come “Short cuts” (che di Altman e’ a mio parere l’indiscusso capolavoro), ma e’ il manifesto di un’epoca e di un luogo. Coglie benissimo lo spirito degli anni ’70 negli Stati Uniti, la follia di quel periodo. La musica non e’ tutta bellissima, ma e’ senza dubbio molto autentica. Il film manca di profondita’ e di una trama unitaria, salta in continuazione da una situazione all’altra (il che per un film di quasi tre ore e’ un po’ un problema, perche’ anche l’attenzione tende a essere incostante), ma tutti questi difetti sarebbero stati corretti da Altman in “Short cuts”. Che e’ un altro di quei film che spero di rivedere presto al cinema.

E all’uscita dal cinema venivano distribuite copie gratuite di Uncut, una bella sorpresa.

Un paio di consigli cinematografici-musicali adesso:

1) “Beautiful dreamer”: la storia di Brian Wilson e della realizzazione di Smile

2) “End of the century”: i Ramones come non li abbiamo mai visti, con interviste imperdibili a Dee Dee e Johnny e apparizioni di Joe Strummer, Thurston Moore, Rob Zombie, ecc.

Un grazie di cuore a Marco che ha suggerito e condiviso questi due documentari emozionanti!

http://www.imdb.com/title/tt0073440/?fr=c2l0ZT1kZnxteD0yMHxzZz0xfGxtPTIwMHx0dD1vbnxwbj0wfHE9bmFzaHZpbGxlfGh0bWw9MXxubT1vbg__;fc=1;ft=32;fm=1

http://film.guardian.co.uk/Film_Page/0,4061,1367668,00.html

http://www.imdb.com/title/tt0368711/?fr=c2l0ZT1kZnxteD0yMHxzZz0xfGxtPTIwMHx0dD1vbnxwbj0wfHE9ZW5kIG9mIHRlaCBjZW50dXJ5fGh0bWw9MXxubT1vbg__;fc=1;ft=20;fm=1

Commenti

Fabio ha detto…
Ciao Matteo, sono contento che condividiamo la passione per le poesie in musica di Will Oldham. Il prossimo passo per te sara' vederlo dal vivo: ha un carisma molto speciale.

Il disco con Matt Sweeney qui a Londra uscira' Lunedi' prossimo. Appena ascolto il disco ti traduco il passaggio che dici.
Fabio ha detto…
Pensa Giuseppe che qui a Londra ha suonato alla Cecil Sharp House, che e' a Camden ed e' la societa' per la tutela della musica folk inglese tradizionale. In pratica e' una balera! Il pubblico era tutto sdraiato sul pavimento di parquet e come ricordo di aver detto a London Calling sembrava di vedere Berkeley occupata (per le persone: barbe, giacche sdrucite, ecc.). Lui ha suonato quasi sempre l'autoharp. Magico.