64/ I miei ascolti preferiti del 2019. 1 - 5.


Questo mondo è bellissimo 
Sospeso tra le sue stelle 
Lo tengo nel mio cuore 
Le stelle sono i tuoi occhi 
Li ho amati fin dall'inizio 
Un mondo così bello 
E lo tengo nel mio cuore.

Ghosteen e' un'anima che parla con Dio. Mi vengono in mente solo quattro precedenti. A love supreme, Berlin, Closer e Black star.

Ghosteen lo comprendi alla fine di quel lungo viaggio dentro te stesso. Quando Nick Cave, forse il piu' grande artista vivente, canta

È un lungo cammino per trovare la pace della mente 
E sto solo aspettando ora che arrivi il mio momento 
E sto solo aspettando ora che arrivi la pace, che arrivi la pace.

Ghosteen e' l'album di quest'anno. E dei precedenti. E di quelli che verranno. Perche' non e' solo musica, e' proprio un'altra cosa. E' lacrime, sangue, carne viva e palpitante. E' l'amore. E' la perdita. E' la morte. E' la poesia. 

E quindi, e' la vita.


NICK CAVE AND THE BAD SEEDS
Ghosteen

JOAN SHELLEY
Like the river loves the sea

NEIL YOUNG WITH CRAZY HORSE
Colorado

THOM YORKE
Anima

WILCO
Ode to joy.

Commenti

Marco Reina ha detto…
Perche' (a differenza dei titoli ECM) volutamente ometti di elencare le etichette/case discografiche dei titoli che ti sono stati compagni nel 2019?
Fabio ha detto…
Non c'e' una ragione in particolare. Ma mi hai fatto riflettere sul fatto che le etichette indipendenti sono oggi per la maggior parte assai piu' eclettiche di un tempo. Pochissime hanno un suono riconoscibile, come capitava quando eravamo giovani.

Pensa a 4AD, Sub Pop, Leaf, Drag City, Bella Union, Thrill Jockey e tante altre etichette ancora in attivita', per non parlare di Voxx, SST, Factory, Some Bizarre, Creation, eccetera eccetera.

Nascevano dalla passione per un tipo di suono. Una scena come si diceva allora. Non era difficile identificare un disco pubblicato da una di queste etichette. Oggi quelle rimaste in attivita' non si caratterizzano piu' allo stesso modo. E quelle che nascono oggi - molte meno di allora per ovvie ragioni - non mi pare posseggano un suono cosi' distintivo.

Non parlo di mondo elettronico e dance perche' non lo frequento. Magari in quello spazio sonoro le etichette sono ancora molto caratterizzate, non saprei.

Invece in ambito jazz e' ancora un po' cosi'. Un disco della Intakt, per dire di un'etichetta che a noi di Prospettive Musicali manda tanti promo, e' sempre abbastanza riconoscibile. Stessa cosa per la Hubro, per fare un altro nome.

Poi si possono fare molte distinzioni e eccezioni. Ho solo parlato di una tendenza che ho notato, con esempi specifici.